Oltre che per il referendum, domenica 20 e lunedì 21 settembre, in 22 comuni della Basilicata si voterà anche per eleggere sindaci e Consigli comunali. Solo a Matera, dove per le Comunali sono chiamati alle urne circa 51 mila persone, si voterà con il sistema del doppio turno.
In particolare, sono 13 i comuni della provincia di Potenza dove si voterà nei prossimi due giorni: Avigliano (il più grande con circa 12 mila elettori), Senise, Sant’Arcangelo, Lagonegro, Francavilla in Sinni, Moliterno, Tolve, Filiano, Corleto Perticara, Acerenza, Castronuovo Sant’Andrea, Cersosimo e Carbone.
In provincia di Matera, oltre che nel capoluogo, si voterà anche in altri otto comuni: Montalbano Jonico, Tursi, Irsina, Salandra, Grottole, Accettura, San Giorgio Lucano e Craco.
Le operazioni di voto si svolgeranno dalle ore 7 alle 23 di domenica 20 settembre e dalle 7 alle 15 di lunedì 21 settembre. Lo scrutinio, per le elezioni comunali, inizierà alle ore 9 di martedì 22 settembre. Le schede di voto del referendum saranno scrutinate già nel pomeriggio di lunedì.
Ogni cittadino che abbia diritto di voto si reca nella stessa sezione di altre consultazioni elettorali (se nel frattempo egli non abbia modificato la residenza), cioè quella indicata nella propria tessera elettorale.
Quando la sede elettorale di sezione non sia accessibile mediante sedia a ruote, gli elettori non deambulanti, iscritti in quella sezione, possono esercitare il diritto di voto in altra sezione del Comune appositamente attrezzata, presentando la tessera elettorale con il timbro AVD o l’attestazione medica rilasciata dall’Azienda Socio Sanitaria Territoriale (Asst) oppure il libretto di pensione d’invalidità Inps. L’accompagnatore deve esibire la dichiarazione per il voto assistito.
Oltre alla tessera elettorale, i documenti di identità da presentare al momento del voto sono quelli ricompresi in una delle tre seguenti categorie:
carta d’identità o altro documento d’identificazione munito di fotografia, rilasciato dalla pubblica amministrazione, anche se scaduto, purché sia sotto ogni altro aspetto regolare ad assicuri l’identificazione dell’elettore
tessera di riconoscimento rilasciata dall’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia, purché munita di fotografia e convalidata da un Comando militare;
tessera di riconoscimento rilasciata da un ordine professionale, purché munita di fotografia.
Come si vota?
– Nei comuni fino a 15.000 abitanti si può tracciare un segno solo sul candidato sindaco o solo sulla lista collegata al candidato sindaco oppure sia sul candidato sindaco che sulla lista collegata al medesimo candidato sindaco: in ogni caso il voto viene attribuito sia alla lista di candidati consiglieri che al candidato sindaco collegato.
– Nei comuni con più di 15.000 abitanti si può:
Tracciare un segno solo sul candidato sindaco; in questo caso il voto viene attribuito solo al candidato sindaco.
Tracciare un segno solo su una delle liste collegate al candidato sindaco o anche sia sul candidato sindaco che su una delle liste collegate al medesimo candidato sindaco: in entrambi i casi il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista di candidati consiglieri.
Esprimere il voto disgiunto, tracciando un segno sul candidato sindaco ed un altro segno su una lista non collegata, ovvero che non sostiene quel candidato sindaco. In questo caso il voto viene attribuito al candidato sindaco e alla lista non collegata.
Le preferenze si esprimono scrivendo negli appositi spazi il cognome (oppure il nome e cognome in caso di omonimia) dei candidati consiglieri comunali della lista votata.
Nei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti si può esprimere una sola preferenza.
Nei comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti è possibile esprimere due preferenze per i candidati a consigliere comunale, scrivendone il cognome nelle apposite righe tratteggiate poste al di sotto del contrassegno di lista.
In caso di espressione di due preferenze, queste devono riguardare una candidata di genere femminile ed un candidato di genere maschile (o viceversa), pena l’annullamento della seconda preferenza.