Piero Scutari, figlio della partigiana e patriotta Bruna Dradi ha inviato il testo di una lettera aperta per la celebrazione del 25 aprile.
il 25 aprile, l’anniversario della liberazione, una data con un significato importante perchè la resistenza partigiana è stata una lotta di liberazione contro gli orrori della guerra, contro i nazionalismi, contro gli eccidi, contro l’arroganza del potere, contro i massacri di esseri umani, contro, una visone “oscura” della società, è stata una lotta per la vita, per la libertà, per i diritti per l’uguaglianza, per vivere in Pace; si è stata una lotta, un sogno, un ideale, un impulso forte di combattere, per costruire una società basata sul rispetto tra esseri umani, della persone, rispetto delle differenze di pensiero, il sogno di edificare uno Stato dove far prevale l’amore e non l’odio, le uguaglianze e non le disuguaglianze, la Pace e non la guerra.
Questo è quanto mi insegnava e spiegava con vitalità mia madre e mio zio, partigiani combattenti, che misero in gioco le loro vite, che affrontarono la morte ed il fuoco dei nazifascisti, perchè credevano in questi valori, in questi sogni ed è per questo che migliaia di giovani sacrificarono la loro esistenza, per fermare un nemico oscuro, ignorante, malvagio, privo di umanità e di rispetto per la vita.
La guerra, il nazifascismo, la brama del potere, l’avidità, ha prodotto orrori, trucidando e falciando milioni di vite umane, la resistenza dei partigiani era una lotta contro la crudeltà e malvagità del potere, nella speranza di lasciare alle future generazioni un mondo migliore, un mondo di pace.
La resistenza non avvenne per speculazioni politiche o bandiere di partito, non si è trattato di un “derby” ma di una lotta tra la vita e la morte, dove ha vinto la speranza, non lasciamo che l’oblio, la dimenticanza, riconduca all’oscurità.
Piero Scutari, figlio della partigiana combattente, prima donna sergente dell’esercito italiano, riconosciuta come Patriotta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.