“La giunta regionale nella seduta di venerdì 28 giugno ha approvato lo stanziamento di 25 milioni di euro finalizzato ai finanziamenti per l’ammodernamento e l’adeguamento della dotazione impiantistica intermedia nel ciclo dei rifiuti e per la realizzazione degli impianti di compostaggio mancanti, utili a chiudere il ciclo della raccolta differenziata, i quali libereranno parzialmente i Comuni della Basilicata dall’obbligo di conferire la frazione umida negli impianti di altre regioni, con i conseguenti aggravio dei costi a carico dei cittadini”. Lo annuncia l’assessore all’Ambiente Gianni Rosa.
“Gli impianti relativi al compostaggio – aggiunge – sono quelli di Lauria, che sarà terminato entro cinque mesi e potrà ricevere 10.000 tonnellate di umido all’anno, di Colobraro e di Potenza, che potranno ricevere 30.000 tonnellate di umido all’anno ma che richiedono due anni per la realizzazione e quello di Venosa, la cui costruzione è già avviata, con le sue 18.000 tonnellate, che sarà terminato in 12 mesi”.
“Siamo consapevoli che, anche a regime, questi impianti non potranno soddisfare tutto il fabbisogno della Basilicata che cuba circa 100.000 tonnellate all’anno, problema – prosegue Rosa – che evidentemente la scorsa giunta non si è posta. È per questo che stiamo valutando di aprirci all’impiantistica privata, in modo tale però da evitare il conferimento da altre regioni e solo in limiti tali da consentire alla Basilicata di essere autonoma nello smaltimento della frazione umida”.
“Ancora una volta, il governo Bardi, in sole cinque settimane di vita, dimostra di essere il governo del fare sbloccando i fondi necessari per aiutare i Comuni ad uscire dall’emergenza e con una visione che vada al di là della situazione contingente rivolta allo sviluppo sostenibile. Al contempo, chiederemo ai Comuni beneficiari del provvedimento, di accelerare le procedure di appalto e di realizzazione dei lavori. Molto tempo è già passato e non possiamo perderne altro nella lentezza della burocrazia. I lucani ci saranno grati”.