3^ Commissione Regione Basilicata: via libera a proposta di legge Aiuti famiglie e Transizione verde.
In apertura dei lavori della terza Commissione consiliare (Attività produttive – Territorio – Ambiente) presieduta dal consigliere Piergiorgio Quarto (Fdi), il parere favorevole espresso ad unanimità dei consiglieri presenti (Quarto, Sileo, Braia, Bellettieri, Aliandro, Cifarelli e Leggieri) sulla proposta di legge inerente la “Istituzione del fondo per gli aiuti alle famiglie e alle persone sgomberate a seguito di dichiarata inagibilità dell’unità immobiliare di residenza anagrafica e dimora abituale” d’iniziativa dei consiglieri Perrino e Leggieri. La proposta di legge è stata modificatacon sette emendamenti di carattere tecnico sottoscritti dal consigliere Perrino (M5s) ed illustrati dal consigliere Leggieri (M5s).
Nel corso degli ultimi anni – si legge nella relazione che accompagna la pdl – su tutto il territorio regionale si sono verificati sempre più casi di “emergenze abitative” a seguito di ordinanze sindacali di sgombero motivate da sopraggiunti problemi strutturali tali da rendere gli immobili inagibili.Nella quasi totalità dei casi, al disagio abitativo si è aggiunto quello sociale, con situazioni che necessitano di aiuti urgenti e concreti.La Regione Basilicata ha affrontato il problema erogando contributi attraverso una serie di delibere al fine di tamponare la fase emergenziale iniziale, quella più acuta. Tuttavia, il ricorso all’atto amministrativo (delibera di giunta e delle successive determinazioni dirigenziali) limitato alla fase emergenziale può diventare assai più efficace e tempestivo se incardinato su meccanismo legislativo “strutturale”, da attivare ogni qualvolta sul territorio regionale vi sia la necessità di affrontare questo tipo di emergenze.
Lo scopo della proposta di legge è proprio quello di fornire alla Giunta regionale una cornice normativa all’interno della quale l’intervento regionale di aiuto e sostegno ai nuclei familiari e alle persone colpite dall’emergenza abitativa innescata dai fenomeni di dissesto idrogeologico. In tal modo, la Giunta regionale potrebbe azionare con maggiore efficacia e tempestività gli aiuti per la sistemazione temporanea delle famiglie sfollate e la realizzazione delle analisi, indagini e monitoraggi tecnici finalizzati a determinare l’entità e le cause dell’inagibilità degli immobili.
La Commissione ha espresso parere favorevole, ancora ad unanimità dei presenti, sull’atto amministrativo concernente la “Dgr n.196 del 30 marzo 2023 avente ad oggetto la Legge 5607/1993 – articolo 1 – comma 14 – Approvazione della proposta di programma per il reinvestimento dei proventi derivanti dalla vendita (annualità 2022 – 2023) interventi nel Comune di Maratea”.
Licenziata anche la proposta di legge sulla “Dieta mediterranea patrimonio dell’umanità – Disposizioni in materia di salvaguardia, valorizzazione e promozione di uno stile di vita e di una cultura di sviluppo sostenibile dei prodotti agroalimentari lucani e della cucina lucana”d’iniziativa dei consiglieri Braia, Polese, Sileo, Giorgetti e Baldassarre. Unanimità di consensi da parte dei consiglieri Quarto, Sileo, Braia, Cifarelli, Bellettieri, Leggieri, Giorgetti e Aliandro.
La Dieta Mediterranea si fonda sul rispetto per il territorio e sulla biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all’agricoltura nelle comunità del Mediterraneo. E’ molto più di un semplice elenco di alimenti o una tabella nutrizionale, è un modello di sviluppo culturale e sociale, uno stile di vita che comprende una serie di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni tramandate di generazione in generazione, nonché un regime nutrizionale riconosciuto dalla comunità scientifica per i suoi benefici effetti sulla salute umana e sulla qualità della vita. La presa in carico dello stile alimentare sotto l’ottica della prevenzione – continua la relazione di supporto alla pdl – prima che insorgano patologie da curare parallelamente deve essere posta in sinergia con la valorizzazione del mangiar sano e lucano attraverso i prodotti dell’agroalimentare regionale e della cucina lucana. Un approccio che presuppone un impegno attraverso campagne di sensibilizzazione, di informazione e di formazione a partire dalla scuola.
Sempre con il parere favorevole di tutti i consiglieri presenti, licenziata la proposta di legge in merito alla “Disciplina del Fondo regionale della transizione verde” d’iniziativa del consigliere Coviello (Fdi) e illustrata dallo stesso proponente.
“Il Fondo – ha detto Coviello – ha la finalità di dare un sostegno al sistema produttivo regionale delle piccole e medie imprese mediante: aiuti per la riduzione e l’eliminazione delle emissioni di gas a effetto serra, anche attraverso il sostegno a favore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica; aiuti per il miglioramento delle prestazioni energetiche e ambientali delle strutture aziendali; aiuti per studi o servizi di consulenza in materia di clima, tutela dell’ambiente ed energia. L’obiettivo è quello di dare dei margini di intrapresa alle aziende per consentire loro di liberare risorse proprie da investire per il perseguimento di quella rivoluzione verde e transizione ecologica che rappresenta uno dei pilastri del progetto Next Generation EU e costituisce una direttrice imprescindibile dello sviluppo futuro. L’impianto normativo, in definitiva, vuole così, a pieno titolo – ha concluso Coviello – cogliere la oramai improcrastinabile esigenza e necessità, con concrete misure di intervento, garantendo alle future generazioni quello sviluppo sostenibile tanto auspicato dalla legislazione con il codice dell’ambiente”.
Nel corso dei lavori auditi l’assessore all’ “Ambiente , Territorio ed Energia”, Cosimo Latronico e l’amministratore unico di Api – Bas, Luigi Vergari, sulle problematiche evidenziate dai cittadini lucani sul bonus gas.
L’assessore Latronico ha esordito con il sottolineare che “è doveroso rapportarsi con le Commissioni e con il Consiglio regionali per il corretto flusso delle informazioni su un provvedimento legislativo di grande importanza e che ha avuto notevole riscontro. Da rilevare – ha continuato Latronico – i tanti punti di operatività espressi dall’agenzia Api – Bas che ha saputo dare seguito alle disposizioni legislative e sta ancora operando affinché il disciplinare dia risposte concrete a tutti i cittadini in tempi brevi, nel contempo utilizzando anche il call center attivato all’interno della struttura. 140.000 circa i cittadini autocertificatisi – ha precisato Latronico – con solo il 5 percento che ha avuto bisogno di un ripasso istruttorio. Questo dimostra – ha rimarcato l’Assessore – che anche in Basilicata il ricorso all’automazione con il giusto passaggio alla transizione digitale sta funzionando. Qualche difficoltà si è avuta con alcuni dei 230 fornitori commerciali non tutti subito allineati. Il disciplinare adottato e sempre in divenire – ha aggiunto – è ispirato ad una disciplina di gentlemen agreement, puntando al sistema della persuasione e c’è da registrare la tempestività con la quale la Regione ha provveduto alla liquidazione degli incentivi con un volume economico notevole. Alle criticità evidenziate occorre rispondere con la sempre maggiore sensibilizzazione verso la conoscenza dell’apparato legislativo e del suo corretto utilizzo anche da parte delle società. Le anomalie sono riconducibili alla non attualità delle letture che hanno reso necessario l’utilizzo dei dati relativi al consumo dell’anno precedente. Qui diviene improrogabile il ricorso al conguaglio vero strumento di salvaguardia. L’obiettivo è quello di giungere alla lettura effettiva con il graduale adeguamento al consumo attuale. Il principio di fondo è e resta quello di fornire incentivi a chi utilizza il gas, allargando la platea dei beneficiari ad enti pubblici, imprese e società, oltre agli immobili riconducibili ad associazioni di varia natura, non ultima religiosa. E’ evidente – ha concluso Latronico – che la finalità è quella di giungere ad una vera e completa transizione energetica anche con l’impiantistica autonoma, il tutto tenendo conto dei vari e costanti report e tenendo ben presente il quadro normativo nazionale”.
L’amministratore unico di Api – BasVergari ha parlato di “materia, indubbiamente, molto tecnica ed ostica con interpretazioni errate frutto della non conoscenza esaustiva del disciplinare. Api – Bas – ha sottolineato – ha visto approvato il proprio bilancio nelle sedi deputate, vedi collegio dei revisori, e ciò costituisce garanzia di affidabilità e giusta operatività in virtù dell’effettuato controllo di primo ed anche di secondo livello. Le società che non hanno aderito al bonus gas sono in numero di due: Alleanza e AGM Energia, per un riscontro, rispettivamente di 14 e 64 contatori, mentre 17 sono le nuove società che hanno chiesto di aderire. Erogati alle società di vendita circa 75 milioni di euro. Vi è stato un indispensabile differimento temporale tra il momento di erogazione dell’incentivo con il consumo evidentemente non reale ed il consumo effettivo al quale si va ad ovviare con il ricorso al conguaglio. Il trattamento sarà non omogeneo fino al conguaglio, e tale situazione vige anche in virtù della diversità della tipologia dei contratti ed al fatto che si è in presenza di un mercato libero con un comportamento non unisono delle compagnie che comporta il regime del prezzo fisso e quello del prezzo tutelato. Lo stato dell’arte – ha affermato Vergari – consiste nella condivisione dell’iter che porta alla rivisitazione definitiva del disciplinare, tenendo conto delle esigenze di tutti gli attori e dei nuovi riscontri”.
Sono intervenuti nel dibattito, che vedrà altri momenti di confronto, i consiglieri Quarto, Giorgetti, Braia, Aliandro, Bellettieri, Leggieri, Cifarelli e Sileo.
Hanno partecipato ai lavori della terza Commissione, oltre al presidente Quarto (Fdi), i consiglieri Braia (Iv), Bellettieri (Fi), Leggieri (M5s), Sileo e Giorgetti (Gruppo misto), Cifarelli(Pd), Aliandro (Lega), Coviello (Fdi).
Ok in Terza Commissione al Fondo regionale per la transizione verde, Consigliere regionale Coviello (Fratelli d’Italia) fa il punto sulla sua proposta di legge
“La proposta di legge, dice Coviello, intende, in applicazione della L. R. n. 35/2022, Assestamento del bilancio di previsione finanziario per il triennio 2022-2024, disciplinare il Fondo per la Transizione Verde nel rispetto e in linea con gli interventi nazionali ed europei sul tema. La Commissione europea ha fatto del Green Deal europeo una priorità politica assoluta, con l’obiettivo di trasformare l’Unione in una società giusta e prospera, dotata di un’economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva, che nel 2050 non genererà emissioni nette di gas a effetto serra e in cui la crescita economica sarà dissociata dall’uso delle risorse, senza lasciare indietro nessuno”, è il commento del capogruppo di FdI Tommaso Coviello. “Nell’ambito delle politiche unionali – prosegue Coviello – la regione Basilicata già da tempo sta mettendo in atto misure volte a indirizzare le proprie politiche verso gli obiettivi del Green Deal, con varie misure attuative dei programmi della politica di coesione. In tale contesto si inserisce questa proposta di legge che ha l’obiettivo di cogliere l’oramai improcrastinabile esigenza di tutelare l’ambiente con concrete misure di intervento, garantendo alle future generazioni quello sviluppo sostenibile tanto auspicato assurto, peraltro, a principio costituzionale con la recente Legge Costituzionale n. 1/2022 modificativa dell’art. 9 Cost. In concreto – continua Coviello – questa proposta guarda alle imprese della nostra Regione attraverso l’istituzione del “Fondo Regionale per la Transizione Verde” con cui supportare finanziariamente la transizione energetica nonché l’efficientamento e il risparmio energetico del sistema produttivo, mediante: aiuti per la riduzione e l’eliminazione delle emissioni di gas a effetto serra, anche attraverso il sostegno a favore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica; aiuti per il miglioramento delle prestazioni energetiche e ambientali delle strutture aziendali; aiuti per studi o servizi di consulenza in materia di clima, tutela dell’ambiente ed energia. L’obiettivo – conclude Coviello – è quello di dare dei margini di intrapresa alle aziende per consentire loro di liberare risorse proprie da investire per il perseguimento di quella rivoluzione verde e transizione ecologica che rappresenta uno dei pilastri del progetto Next Generation EU e costituisce una direttrice imprescindibile dello sviluppo futuro”.