Raffaello Mangione, consigliere comunale “Noi per Grassano” denuncia gli sprechi dei fondi pubblici con i dati alla mano in merito alle luminarie natalizie 2022 e relative spese sostenute dall’Amministrazione di Grassano pari a 37 mila euro”. Di seguito la nota integrale.
“Noi per Grassano” Comitato Civico torniamo a parlare oggi della voce “spesa luminarie 2022” del Comune di Grassano. Riteniamo che la scelta politica, ma anche in parte la gestione amministrativa, non solo non è stata appropriata, dato il periodo storico,ma non ha prodotto alcun beneficio per la comunità. Ma facciamo un passo indietro. Nel periodo nataliziol’Amministrazione comunale aveva effettuato una mega inaugurazione delle luminarie, facendo passare il messaggio, attraverso i social, che dietro questa necessaria spesa di 37.000 euro ci fosse una programmazione turistico-culturale di alto profilo, che avrebbe portato benefici alla comunità. Trascorso il periodo natalizio la considerazione sotto gli occhi di tutti è che nelle ore serali, tranne quellein occasione di sporadici eventi, le strade cittadine erano deserte, così come i locali, in quanto la gente ha scelto altre mete dei paesi limitrofi, non ritenendo attrattiva e convincente la proposta dell’amministrazione comunale di Grassano. Sulla questione avevamo già fatto un nostro intervento al quale non è seguita nessuna risposta. All’inizio abbiamo pensato che ormai lo stile di questa amministrazione è quello delle non risposte, credendosi detentrice delle verità e delle cose fatte per bene, ma poi riflettendoci abbiamo iniziato ad avere dei dubbi. Ci siamo attivati con i mezzi che la legge ci consente ed abbiamo richiesto l’accesso agli atti, nel rispetto del ruolo di vigilanza e di presidio di democrazia. Interveniamo solo oggi poiché gli accessi agli atti comportano delle tempistiche, anche se gli uffici sono stati celeri,precisi e puntuali, in modo che la popolazione possa comprendere in maniera limpida e trasparente tutta la gestione dell’Amministrazione. Il risultato dell’esame di questi atti ci ha portato, dopo l’analisi tecnica,a fare una sintesi politica. I 36.700 euro non sono stati tutti reperiti da fondi dal bilancio ma da diverse provenienze. Per maggior precisazione va detto che 19.900 euro spesi per le” luminarie natalizie delle vie cittadine” (così motivate nell’impegno di spesa) derivano dal bilancio pubblico. 14.000 euro derivano dal finanziamento della Regione di 23.000 eurodedicati esclusivamente a progetti per beni immateriali sul piano culturale e vale a dire rassegna presepistica, rievocazione storica Cavalieri di Malta e Percorsi Leviani.
Inoltre altri 2.500 euro sono stati impegnati sempre per le luminarie nella serata del Concorso del vino, evento svoltosi a Palazzo Materi, in cui si trova il Presepe permanente di Franco Artese, incluso nella rassegna presepistica.
In sintesi, per le luminarie natalizie 2022, con tre diversi impegni di spesa che sommano a 37.500 euro, sono state illuminate le stesse vie e le stesse piazze nello stesso periodo temporale. In pratica uno spreco di fondi solamente per fare sfarzo esagerato, senza alcuna ricaduta positiva per le attività culturali, sociali ed economiche della comunità.
Tutto ciò non va certo nella direzione della gestione oculata delle spese da parte di un’amministrazione, così come farebbe il “buon padre di famiglia”. Del resto alcuni dubbi li aveva posti anche la Corte dei Conti sulla relazione di fine mandato.
Come farà adesso l’amministrazione comunale a giustificare moralmente la necessità e l’urgenza di tale somma proprio quando in quel periodo si parlava di risparmio energetico, non avendo avuto nemmeno l’accortezza di installare un timer per lo spegnimento delle luminarie durante le ore notturne? Come farà dunque l’amministrazione a giustificarsi rispetto ad un comprensorio che ha sostenuto spese per le luminarie natalizie 2022 di gran lunga inferiori che non superno 7-8.000 euro? Quesiti che per noi forza di minoranza hanno già delle risposte, perché il nostro pensare alla cosa pubblica passa attraverso la condivisione e le priorità.
Priorità che sono tante per la nostra comunità. La cosa che ci lascia perplessi è la celerità d’azione su alcuni temi come questo, mentre per altri che non comportano costi per l’Ente l’Amministrazione trova sempre un’eccezione, un cavillo, ci riferiamo allo streaming, chiesto ormai da sei anni,streaming che non decolla perché fermo all’approvazione di un regolamento, che tra l’altro non ha costi. Ci riferiamo anche ad una biblioteca comunale ancora chiusa, che prima di essere chiusa era stata gestita con poche risorse a fronte di un servizio e di un vero presidio culturale. A nostra avviso non c’è una programmazione seria di sviluppo per la nostra comunità. Se su questa spesa esagerata per le luminarie natalizie abbiamo riscontrato poca chiarezza, non vogliamo immaginare sulle “grandi opere”, ma di questo avremo modo di approfondire e tenere informati i cittadini.