4o anni di Unibas, Consigliere regionale Coviello (Fratelli d’Italia): “Con Mattarella giornata storica. Dalla Regione Basilicata grande attenzione all’Ateneo”. Di seguito la nota integrale.
“40 anni di Università degli studi della Basilicata rappresentano un traguardo importantissimo: una scommessa vinta per un Ateneo figlio del tragico terremoto in Irpinia e Basilicata del 1980”, lo afferma il capogruppo di FdI in Consiglio regionale della Basilicata, Tommaso Coviello. “Intere generazioni di lucani – prosegue Coviello – hanno avuto la possibilità di formarsi nella propria terra. Apprezzati professionisti: ingegneri, geologi, farmacisti, agronomi, dottori e dottoresse in lingue e in lettere, molti dei quali, oggi, ed è bello sottolinearlo, hanno trovato gratificazione professionale in Basilicata. Al netto di chi riesce a trovare occupazione fuori regione, c’è anche una Basilicata che forma e trattiene o che permette alle migliori menti di spiccare il volo verso ambiziosi palcoscenici internazionali. La nostra terra, inoltre, potrà fregiarsi di formare una futura classe di medici. Un sogno diventato realtà, a lungo rincorso e finalmente portato a compimento con un significativo e notevole impegno economico della Regione Basilicata. Una facoltà – quella di Medicina e Chirurgia – figlia della pandemia che potrà dare importanti risposte al territorio, alla comunità scientifica ed ovviamente a chi insegue il sogno del camice bianco senza abbandonare la propria terra e da ex studente, come si è soliti dire ‘fuorisede’, penso sia importante anche al fine di sollevare le famiglie da un aggravio economico”. Per Coviello: “Il merito non è una corona di alloro o una pergamena, il merito è un percorso di vita, non è un atto singolo: queste parole pronunciate dal ministro Bernini sono particolarmente significative e racchiudono il senso della formazione ma anche del percorso universitario di ciascuno, che in fondo è un percorso di vita. Non si è un voto o un anno di fuoricorso o una serie di esami con esito sfavorevole. Fa male, da genitore, ascoltare o leggere negli spazi di cronaca le storie di studenti e studentesse che hanno cercato nel gesto estremo del suicidio il rimedio a quello che veniva ritenuto, da malati ed errati stereotipi, un fallimento. E ancora fa male vedere giovani in balia di incertezze e privi di stimoli, perchè nel fenomeno dei Neet ci sono tante responsabilità”. “Ad oggi – aggiunge Coviello – sono circa 6mila gli studenti e il 60 per cento sono donne. Si tratta di buoni numeri per le dinamiche del Mezzogiorno e a tre anni dal titolo i tassi di occupazione sono grosso modo allineati ai livelli nazionali. L’Unibas è, inoltre, tra gli Atenei a minor contribuzione con una media di 900 euro e specifici programmi di assistenza per studenti con disabilità. In questo scenario, dunque, il diritto allo studio trova compimento perchè l’Università statale è vita e ossigeno per i territori e volano di idee. La Regione Basilicata e lo ha dimostrato nell’ultima manovra riconosce centralità all’Unibas al fine di impattare anche sul tema dello spopolamento: per il triennio 2022-2024 è previsto un contributo di 68 milioni di euro e circa 2,6 milioni per le borse di studio. L’impegno ovviamente è mitigare la fuga dei cervelli per accrescere il prestigio di una regione che ha tutte le carte in regola per diventare territorio di permanenza. La saggezza del Presidente della Repubblica ha dato profondo senso a questa giornata destinata ad entrare nella storia della nostra terra. Nelle parole di Mattarella il richiamo ai diritti umani e alla libertà negata alle donne iraniane e un monito per evitare nuove tragedie come quella di Cutro esortando scelte concrete e operative da parte di tutti. Sia dell’Italia, per la sua parte, sia dell’Ue e di tutti i Paesi che ne fanno parte”. “Auguro – conclude Coviello – ai numerosi studenti che ho avuto modo di incontrare questa mattina, ovvero al nostro capitale umano, le migliori soddisfazioni”.