Il circolo di Azione sede di Lagonegro esprime piena solidarietà ai 41 lavoratori dell’ASP di Lagonegro che dovranno essere trasferiti in altra/e sedi in vista dei lavori di ristrutturazione dell’immobile Asp di Via Piano dei Lippi, individuato quale sede della “Casa di Comunità di Lagonegro” all’interno dell’ambito del Piano Operativo e Action Plan della Regione Basilicata per la realizzazione del PNRR. Ciò che maggiormente preoccupa è che nella scheda di intervento All.3 della Deliberazione del Direttore generale n. 2023/00373 del 31.05.2023 avente ad oggetto: “Case della Comunità e presa in carico della persona. Realizzazione Casa di Comunità di Lagonegro- Deliberazione n. 237 del 4.04.2023- Precisazioni”, è testualmente riportato alla lettera E che “la motivazione della scelta della tipologia di bene immobile/mobile ovvero di tecnologia proposta con le caratteristiche indicate: è la circostanza che l’immobile di proprietà dell’asp non è utilizzato”.
E’ evidente che la circostanza non sia veritiera e che in una situazione di trasferimento improcrastinabile di personale, è importante che i lavoratori vengano portati a conoscenza delle loro prospettive future, attraverso informazioni preventive e dettagliate sulle modalità del trasferimento, inclusi i tempi, luoghi e condizioni della nuova sede.
Invece, nel caso di specie, i 41 lavoratori, ad oggi, nel silenzio più assoluto delle istituzioni, non conoscono quale sarà il loro futuro.
Tale incertezza provoca sfiducia e scoraggiamento nei lavoratori dell’Asp e denota l’assoluta mancanza di progettazione di insieme.
Una scelta dell’ultima ora potrebbe comportare il trasferimento delle unità operative e, conseguenzialmente delle risorse umane, addirittura in altre località limitrofe; ciò a detrimento ulteriore dell’economia di Lagonegro già profondamente segnata. Il circolo di Azione Lagonegro sollecita con urgenza ed indifferibilità perché le istituzioni trovino soluzioni immediate e allo stesso tempo idonee al contesto già radicato nel territorio, di concerto con le rappresentanze sindacali e con l’azienda sanitaria, affinchè non si distrugga il valore strategico che tutti i lavoratori, in rappresentanza di ben 11 Unità Operative aziendali, hanno rappresentato.