Carlo Trerotola, capogruppo consiliare “Prospettive Lucane” Regione Basilicata ricorda il terremoto del 23 novembre 1989 che ha colpito la Basilicata.
Nonostante siano trascorsi 43 anni, le parole sono insufficienti ad esprimere l’enorme dolore per il drammatico evento tellurico del 23-11-1980, che colpì profondamente le nostre esistenze e stravolse le nostre vite.
Soprattutto per chi, come me, da giovane studente universitario che allora viveva a Balvano, ha visto con i suoi occhi scomparire sotto le macerie tantissime persone che conosceva e fu partecipe dello straziante dolore collettivo di una comunità, che poi, con coraggio e determinazione, ha saputo rialzarsi e rinascere.
Ai nostri morti va il ricordo più profondo e sincero, alle nostre comunità il ricordo perenne di un evento che ha segnato la storia dei nostri territori.
Alla luce di quella terribile esperienza e del celebre titolo di giornale che disperatamente invocava le istituzione a “fare presto” nelle azioni di aiuto e di soccorso, mi auguro che sempre più, sia a livello nazionale che regionale, si presti attenzione alla sicurezza antisismica del patrimonio edilizio e si affrontino con oculatezza e tempestività le situazioni d’emergenza.
Sisma ’80, Bardi: i fatti e le azioni concrete per onorare il ricordo
“La massima attenzione alle attività di prevenzione mediante il costante finanziamento di opere infrastrutturali pubbliche antisismiche, soprattutto nell’edilizia scolastica. Coinvolgimento del mondo della scuola nelle attività di conoscenza ed esercitazioni alla gestione dell’emergenza sismica. Potenziamento della rete regionale della Protezione civile in grado di intervenire in caso di terremoti sia in Basilicata che a livello nazionale ed internazionale. Sperimentazione, con successo, come avvenuto lo scorso 19 settembre, di IT-Alert, il nuovo sistema di allarme pubblico del Dipartimento nazionale e dell’Ufficio regionale della Protezione civile. Sono solo alcune delle azioni concrete che vedono impegnata, quotidianamente, la Regione Basilicata sul fronte della tutela della popolazione e del patrimonio infrastrutturale dal rischio sismico che interessa gran parte del territorio lucano e che intendo portare all’attenzione dell’opinione pubblica in occasione del 43° anniversario del devastante terremoto che il 23 novembre 1980 provocò migliaia di vittime e rase al suolo interi paesi in Basilicata e in Campania. Fatti e impegni concreti in memoria delle vittime e che attestano i grandi passi avanti fatti sul tema della sicurezza e della prevenzione. Solo nell’ultima riunione della Giunta regionale abbiamo stanziato 5.733.672,80 euro destinati ad interventi di miglioramento sismico in vari comuni della regione. Il terremoto del 1980 è una ferita che resterà per sempre nella storia della nostra terra. Il pensiero va alle vittime, ai loro familiari, a chi perse tutto. Il nostro dovere è non ripetere gli errori del passato ma investire in prevenzione e cura del territorio”. Lo dichiara il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.
Sisma ’80, Cicala: “Un momento di grande dolore”
Il Presidente del Consiglio regionale: “Come istituzioni dobbiamo continuare a lavorare per rendere le nostre regioni più sicure, perchèil rischio sismico è sempre presente”
“Oggi, a 43 anni di distanza dal terremoto che ha colpito la Basilicata, ricordiamo con dolore e commozione le vittime di quella tragedia. Un evento che ha sconvolto la vita di migliaia di persone in tutto il Sud, lasciando un segno indelebile anche nella nostra regione”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala.
“Quella tragedia – ha aggiunto – ha messo a dura prova la nostra comunità, ma ha anche dimostrato la grande forza e la resilienza dei lucani. Il terremoto del 1980 è stato un momento di grande dolore, ma anche di grande solidarietà. In quei giorni, la Basilicata ha ricevuto l’aiuto di tutto il Paese, che si è stretto attorno a noi in un grande abbraccio. Un aiuto che non dimenticheremo mai”.
“Come istituzioni – ha ripreso il Presidente del Consiglio regionale della Basilicata – dobbiamo continuare a lavorare per rendere le nostre regioni più sicure, perchèil rischio sismico è sempre presente”.
“Il Consiglio regionale della Basilicata – ha concluso Cicala – è impegnato in questo percorso, e continuerà a dare il suo contributo per garantire la sicurezza dei cittadini e la tutela del nostro patrimonio”.
Terremoto in Basilicata, Giordano (Ugl Matera) nel ricordo ringrazia la Protezione Civile.
“43 anni fa, Giuseppe Zamberletti venne designato commissario per il terremoto in Basilicata. Fu il presidente più amato dagli italiani ad aiutarlo a far nascere la Protezione Civile, quel dipartimento che oggi lavora senza sosta in tutte le aree colpite da calamità. Ci volle la catastrofe come il terremoto della Basilicata (1980) per far capire alla politica che serviva organizzare un corpo di volontari stabile nel prendersi cura della terra inquieta d’Italia e dei suoi abitanti. Ai tanti, uomini e donne volontari, che oggi compongono una meravigliosa squadra a difesa dei cittadini, vogliamo che giungano gli auguri e un vivo ringraziamento per tutto ciò che fanno quotidianamente”.
Lo dice il Segretario Provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano a margine del direttivo provinciale territoriale svoltosi nella sede Utl Matera che rivolgendosi alla Protezione Civile, ricorda quanto fece in Basilicata il 23 novembre 1980 dove morirono migliaia di persone.
“La memoria indelebile è rivolta alla comunità lucana, colpita dal devastante sisma. Grazie alla Protezione Civile sembrerebbe tornata la normalità a 43 anni dall’evento anche se c’è in qualcuno ancora viva la speranza che ci si ricordi dei tanti che aspettano una ricostruzione mai giunta, ma soprattutto il desiderio che le parole evidenziate dal compianto presidente della Repubblica italiana, Sandro Pertini, non debbano tornare a vivere sui giornali di altre zone del nostro Paese che ancora soffrono, lottano e vogliono giustizia. Nei giorni tristi come oggi in cui si ricorda il disastro, l’Ugl sostiene però che và gratificato l’esempio di quegli ‘angeli’ sempre pronti a correre di fronte all’emergenza che si svelta comunque il dimenticarne le conseguenze: dal ricordo del terremoto possiamo affermare che gli uomini erano pochi all’epoca, da quel 23 novembre si istituirono in ogni Comune i corpi volontari della Protezione civile, che si aggiungevano alle associazioni. Questi corpi ora organizzano, attraverso le Regioni, le colonne mobili per intervenire in caso di emergenza. C’è stato un salto di qualità, i volontari ‘angeli’ oggi sono professionisti in grado anche di utilizzare mezzi all’avanguardia. Nel territorio materano abbiamo sempre puntualmente potuto apprezzare il loro operato, dove tutti i componenti del sistema provinciale di protezione civile, a ogni esigenza si attengono scrupolosamente ai protocolli contenuti nelle raccomandazioni operative del Ministro del Sud e della Protezione Civile per prevedere, prevenire e fronteggiare eventuali situazioni di emergenza connesse a fenomeni di qualsiasi calamità. A loro – conclude Giordano – dall’Ugl Matera un sentito ringraziamento”.