Sul palco del teatro Comunale il giornalista Rai Ruggero Po e il sindaco Adduce, in platea i rappresentanti del PD fedelissimi al primo cittadino e centinaia di cittadini pronti ad ascoltare il resoconto di 5 anni di amministrazione comunale. In prima fila tra gli altri il vice ministro Bubbico, il sottosegretario De Filippo, il segretario cittadino del PD Muscaridola, i consiglieri regionali Spada e Cifarelli, l’ex sindaco di Bari Michele Emiliano, oggi assessore alla Legalità del Comune di San Severo e Paolo Verri, direttore di Matera 2019. L’incontro è fissato alle 10,30 ma si parte con la “canonica” mezz’ora di ritardo. Fin qui tutto bene. A creare qualche imbarazzo in sala e sul palco è la protesta di una donna assistita dal Comune con il sussidio del Copes. Si va avanti lo stesso anche se il pubblico non gradisce. Dopo un video che prova a riassumere tutti i provvedimenti assunti dal governo Adduce il giornalista Ruggero Po chiama sul palco il sindaco di Matera e invita il pubblico ad applaudire il nuovo presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella. Quindi comincia il faccia a faccia tra giornalista e sindaco. I tagli imposti dal Governo centrale non hanno impedito all’Amministrazione Comunale di svolgere il suo compito anche se non sono mancate le difficoltà, legate per esempio al taglio dei dirigenti, passati da 14 a 7. Quando il giornalita chiede ad Adduce di confessare eventuali errori commessi durante i 5 anni di governo il primo cittadino non ha dubbi: “Non c’è stato alcun errore formidabile, probabilmente avremmo dovuto accelerare per il piano strategico e il piano dei Siti Unesco, grazie ai fondi che finalmente arriveranno dalla Regione. Il risultato più importante naturalmente è legato a “Matera 2019” e a proposito di questo Adduce risulta profetico nello spot della campagna elettorale quando risponde alla domanda di una signora che cerca un aiuto alla definizione “il nome della città capitale europea della cultura nel 2019”. Adduce gongola ma per un’eventuale riconferma per la coalizione di centro-sinistra in vista delle Comunali 2015 previste nel mese di maggio bisognerà fare i conti con i appetiti della politica, pronta a chiedere “cambiali” per non fare le primarie.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’incontro al cinema Comunale (foto www.SassiLive.it)
La biografia di Ruggero Po
Ruggero Po lavora in Rai dalla fine degli anni Ottanta. È a “Radiodue 3131” di Corrado Guerzoni nella stagione 1987-88 dove cura collegamenti in diretta sulle “realtà di frontiera”. Sua una delle prime inchieste sul grave disagio allo ZEN di Palermo. Sempre per Radio 2 cura, tra l’89 e il ’91 “Via Emilia – Gente, nebbie, musiche e ricordi”; “Piccole voci – Il fascino sottile dell’etere”; “Uno la luna, due il bue” programma sui giochi popolari infantili realizzato con Paolo Jorio.
Dal 1991 è in forza alla redazione del Giornale Radio Rai. Entrato al GR2 di Marco Conti, nel 1995 passa alla fascia notturna del GR1 dove fino al 1999 dà vita, con Paolo Francisci, al contenitore “La notte dei Misteri”.
Dal 1999 al 2006 è tra le voci di “Baobab” uno dei più longevi e fortunati programmi del pomeriggio di Radio 1.
Fino a tutto il 2009 è stato inoltre conduttore delle edizioni del GR1 del primo mattino, per poi essere promosso vice capo redattore e passare alla conduzione di “Radio anch’io”, incarico che ha mantenuto fino al 2 luglio 2014, quando ha lasciato il posto a Giorgio Zanchini ed ha assunto la conduzione di “Zapping”.