Il #ReferendumCannabis, che ha raggiunto in una sola settimana le 500.000 sottoscrizioni necessarie a richiedere un referendum abrogativo, diritto costituzionalmente previsto dall’art.75, rischia di non svolgersi per via delle inadempienze degli uffici comunali.
Le 500.000 firme infatti andranno depositate in Corte di Cassazione il 30 Settembre corredate di certificato di iscrizione alle liste elettorali di ogni singolo firmatario.
E’ di sabato scorso l’annuncio della diffida nei confronti di 1400 comuni italiani, tra cui 50 lucani, da parte del comitato promotore Referendum Cannabis.
Il motivo della diffida è la violazione della legge 352 del 1970 che prescrive l’obbligo per degli uffici elettorali di certificare entro le 48 ore dalla richiesta le firme autenticate (in questo caso online tramite SPID).
I promotori del Referendum, tra cui Marco Perduca dell’Associazione Luca Coscioni, Antonella Soldo di Meglio Legale e Riccardo Magi, deputato di +Europa, si sono appellati quindi al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, perché garante dei diritti fondamentali della Carta: hanno chiesto di non discriminare il Referendum Cannabis rispetto agli altri referendum in corso dal momento che questi ultimi hanno ottenuto un mese di proroga visto lo stato d’emergenza dato dalla situazione pandemica. Hanno chiesto allora che la scadenza per presentare tutta la documentazione slitti al 31 Ottobre.
Al fine di essere ascoltati, in poche ore tantissimi cittadini, anche in Basilicata, hanno espresso la volontà di prendere parte allo sciopero della fame ad oltranza indetto da Marco Cappato. Questa azione radicale e non violenta vuole dare un segnale all’opinione pubblica sia sul fronte della negazione di diritti costituzionali per quasi 600.000 cittadini sia sull’efficienza del sistema burocratico italiano.
Qui di seguito la lista dei 50 comuni lucani che risultano inadempienti e quindi diffidati dal Comitato Promotore:
Acerenza, Albano di Lucania, Atella, Brienza, Brindisi di Montagna, Carbone, Castelgrande, Castelluccio Superiore, Castelmezzano, Castelsaraceno, Cersosimo, Corleto Perticara, Episcopia, Fardella, Filiano, Francavilla in Sinni, Grumento Nova, Maratea, Missanello, Moliterno, Nemoli, Noepoli, Pescopagano, Pietragalla, Pietrapertosa, Potenza, Rapolla, Rionero in Vulture, Rivello, Roccanova, Ruoti, San Costantino Albanese, San Martino D’Agri, San Paolo Albanese, San Severino Lucano, Sant’Angelo Le Fratte, Savoia di Lucania, Senise, Terranova di Pollino, Trivigno, Venosa e Viggiano in provincia di Potenza e Aliano, Calciano, Cirigliano, Colobraro, Gorgoglione, Miglionico, Tricarico, Valsinni in provincia di Matera.