Mario Montemurro, portavoce cittadino dei “Verdi – Europa Verde”: “Meglio piantare nuovi alberi che nuove antenne”. Di seguito la nota integrale.
I Verdi materani di Europa Verde chiedono con forza al Sindaco Raffaello De Ruggieri di compiere un atto di coraggio e di giustizia rispetto al controverso tema delle antenne 5G che si vanno diffondendo in Città.Siamo senza dubbio a favore della tecnologia, della innovazione e del progresso ma siamo con più forza a favore della vita e del diritto alla salute. La tecnologia 5G, in grado di rendere iperveloci gli scambi di dati e che ci consentirà finanche di “dialogare” con gli elettrodomestici, ci entusiasma tanto quanto ci preoccupa vedere calpestato il sacrosanto diritto di conoscerne a fondo i potenziali rischi per la salute dell’uomo e degli esseri viventi.
Sul tema contribuiremo a coinvolgere gli ignari materani-cavia e a costruire un fronte comune con le associazioni per difendere con forza il diritto alla salute. Nel frattempo tutte le forze politiche tacciono. E lo stesso silenzio del Movimento 5 Stelle, da cui ci saremmo aspettati una netta presa di posizione, consente, sull’argomento, le fughe in avanti della Liuzzi che parlando da “scienziata”, fa da madrina al 5G ignorando volutamente le tante evidenze scientifiche che dovrebbero indurla alla prudenza.
Le notizie sugli investimenti milionari già in attoper il 5G cittadino ci spaventano perché assistiamo ancora una volta al prevalere del dio quat-Trinosu qualsiasi ragionevolezza, degli interessi sui dubbi fondati della comunità scientifica, del businness sulla salute.
Nonostante gli esempi autorevoli e virtuosi offerti da Città come Torino che dopo i grandi entusiasmi ha avuto l’intelligenza di frenare sulla tecnologia 5G facendo prevalere il principio di precauzione, nella ECOC 2019 dovremmo prendere atto che “le decisioni sono state già prese” e che non si possono cambiare? Noi non ci stiamo! Ancora una volta, queste decisioni, peseranno sulla testa dei cittadini-cavia e finanche di amministratori, come il nostro Sindaco, non adeguatamente informati.
Per noi, è una questione di metodo. Anche per la “super tecnologia” del secolo scorso, l’amianto, che entusiasmò il mercato e gli investitori a tal punto da ritrovarcelo nei tessuti, nelle case e praticamente ovunque, a distanza di quasi un secolo ne stiamo ancora le conseguenze. Secondo le rilevazioni dell’ONA (Osservatorio Nazionale Amianto), infatti, dagli anni ’80 la mortalità da amianto è in continuo aumento ed oggi viaggia al ritmo di circa 6000 morti all’anno. Ma l’Osservatorio nazionale afferma anche che il peggio deve ancora arrivare ed il picco si avrà solo tra il 2025 ed il 2050.Insomma, per la tecnologia la storia ci ha insegnato che deve prevalere il Principio di Precauzione ossia la limitazione dei rischi ipotetici o basati su indizie, quindi, il Primum non nŏcēre (per prima cosa, non nuocere).
Suggeriamo al nostro Sindaco una via d’uscita dignitosa, una mossa da Capitale Europea della Cultura: si adoperi per convogliare gli investimenti per la creazione di un polo di eccellenza mondiale sullo studio indipendente degli effetti biologici delle tecnologie a radiofrequenza e sull’innovazione verso tecnologie efficienti e sicure. Blocchi, con un’ordinanza, la proliferazione delle antenne 5G che ha come unico scopo la performance commerciale dei big delle telecomunicazioni.
Pertanto chiediamo al Sindaco di essere impavidamente dalla parte dei cittadini e di entrare nella storia. Prenda tempo, in attesa di dati scientifici veri e indipendenti, bloccando il 5G nella Città di Matera. Anche perchè in questi tempi di cambiamenti climatici, di eventi estremi, di temperature fuori controllo e in una Città sempre meno vivibile, non avrebbe più senso piantare nuovi alberi anziché nuove antenne?