L’ex assessore comunale all’innovazione, Enzo Acito, in una nota fa il punto sull’attivazione dell’hub di San Rocco, l’immobile attualmente occupato dall’Università degli Studi della Basilicata. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Il punto! Due mesi dalla mia defenestrazione dalla giunta comunale.
Sembra che nessuno sia più interessato al progetto del digitale a Matera; non è più un progetto strategico, nessuno ne parla più, nessuno lo cita più, è un vecchio e, per qualche segretario cittadino di partito, fastidioso ricordo che bisogna sotterrare al più presto, come un incubo da cui uscire immediatamente, con mandato, ai propri accoliti, di non citarlo per renderlo immateriale, onirico.
Oltre un mese dalla scadenza del bando di San Rocco, che dovrà ospitare le eccellenze che hanno fatto domanda, in testa il Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Non c’è ancora traccia di nomina della commissione, passaggio propedeutico alla definizione della graduatoria successiva.
Il CNR e le imprese non aspettano i nostri comodi tempi, non capiscono e non condividono gli attendismi bizantini e suicidi di una politica decotta, in avanzato stato di decomposizione, molto concentrata sul rifacimento dei marciapiedi sotto casa propria e molto meno sulla ricostruzione dalle macerie economiche provocate da una gestione soffocante e medioevale che ha preferito sostituire lo sviluppo economico con lo sviluppo dei consensi.
Uno dei pochi progetti realizzabili prima del 2019 deve essere cancellato, secondo i desiderata di un segretario cittadino che tutto può o crede di potere, che riscuote consensi a termine con imminente decomposizione, come uno yoghurt lasciato al sole.
5G e fibra ad iGbps saranno ancora investimenti da completare in città, come autostrade a più corsie; ma se non attiviamo il traffico che trasporti merci, utenze, passeggeri, queste autostrade diventano nastri grigi in un deserto economico che non sarà in grado di coglierne le opportunità.
Questo il progetto dell’ Hub di San Rocco, creare le attività che viaggiano sulle autostrade.
Ma sembra che il casello di ingresso alle autostrade sia stato chiuso ed il casellante è lì a bloccare i passeggeri cercando di vendere le cassette di musica anno 60.
Nessuno gli ha spiegato che ormai la musica si può scaricare liberamente dalla rete.
Per favore avvisatelo che ormai è fuori gioco, è anacronistico, in tutti i sensi!
Ill.mo ing Acito, in questo disgraziato nostro meriodine d’Italia non bisogna mai creare ricchezza reale altrimenti come faranno questi miserabili politicanti da strapazzo a tenere la “ciomp so la cape du povridd” per dirla in materano. Sei troppo ingombrante per questa gentaglia, guai a uscire la testa fuori del sacco, abituati da sempre a circondarsi di fantocci e servi sciocchi. Spero ancora per poco.
Ingegnere Acito capisco che indichi nel segretario del partito egemone il responsabile della tua capitolazione, ma secondo me il vero responsabile è silo uno il Sindaco. È inutile girarci intorno e non nominarlo, lui ha accettato di defenestrarti pur sapendo che il tuo lavoro era prezioso, unico e insostituibile e, sopratutto, era stato il suo FIORE ALL’OCCHIELLO per tutti questi tre anni trascorsi seduto al 6° piano del palazzo. Quindi in Sindaco trovi il modo per risolvere il grave danno che ha apportato alla città, perché non se lo dimentichi i soldi pubblici spesi per arrivare a questo punto e poi fare abortire deliberatamente il progetto potrebbero configurate oltre a un danno per la città anche un danno erariale. Sperando che non ci sia sotto un progetto di altra natura….ma questo non è compito dell’analisi critica politica da della eventuale analisi delle autorità preposte.