Franco Vespe ha inviato una nota per il 70° anniversario della morte di Alcide De Gasperi. Di seguito il testo integrale.
De Gasperi ? Ancora moderno…perchè il più grande
Corre il 70° anniversario della morte di Alcide De Gasperi. Senza ombra di dubbio il più grande statista che l’Italia unitaria abbia avuto. C’è particolare bisogno di celebrare questo anniversario soprattutto in questo frangente politico del nostro paese e dell’Europa. Iniziamo col dire che il ventennio post bellico avviato dai governi De Gasperi e dalla DC è stato quello più felice e glorioso dell’Italia unitaria. Per darne una concreta comprensione citiamo qualche primato. Fu varata una coraggiosa e draconiana riforma fondiaria che diede le terre ai contadini. Fu avviata una ciclopica infrastrutturazione del paese. l’Italia diventa una potenza industriale con una sua moneta, la lira, fortissima. Siamo i primi al mondo nella chimica. Primi dopo USA ed URSS per lo spazio e l’uso pacifico dell’energia nucleare. Creiamo l’ENI, una delle più rampanti e competitive compagnie petrolifere al mondo. Primi nello sviluppo di personal computers. Un divario nord-sud ridotto ai minimi storici con la CASMEZ. Dietro questi risultati c’era una politica che sapeva ascoltare ed applicava soluzioni illuminate concepite da gente del valore di Pasquale Saraceno, Manlio Rossi Doria, Paolo Sylos-Labini, Felice Ippolito, Edoardo Amaldi, Enrico Mattei, Giulio Natta. Un’Italia che seppe inserirsi in un contesto internazionale di primaria importanza, svolgendo un ruolo autorevole, a volte determinante. De Gasperi, con Schumann e Adenauer ( altro che Ventotene!) fu uno dei “progettisti” della nuova Europa Unita che ancora stenta a prendere quota ahime! Insomma un Italia dalle idee giovani trainata da giovani. Un’Italia che grazie alla cultura del popolarismo ed il personalismo cristiano, tradotta in cultura ed azione di governo da De Gasperi, seppe superare la tragica e perniciosa contrapposizione fra fascismo e comunismo, riducendole a grotteschi ed obsoleti residuati bellici. E’ importante rivalutare questa figura perché oggi tutto questo retaggio sembra sia stato completamente rimosso ed il dibattito sembra tornato indietro di almeno 100 anni, riesumando vecchie salme ideologiche! Ancora oggi ci si divide fra fascisti ed anti-fascisti di sinistra; ovvero fra una destra corporativistica ed una sinistra che ha ormai abbandonato i poveri per abbracciare capricci neo-libertari, pruriti ambientalisti alto-borghesi o, se va bene, sedicenti chimere pacifiste terzo-mondiste. Parti che si scambiano contumelie ed accuse tragicamente infantili che non fanno altro che celare la totale assenza di idee e la loro colpevole inadeguatezza politico-culturale. Un retaggio Degasperiano che va assolutamente recuperato oggi. Contribuì a costruire un partito interclassista come risposta al classismo marxista quanto al corporativismo fascista. Solidarietà e Sussidiarietà sono stati i cardini sui quali la DC non solo ha ricostruito l’Italia ma che ha cercato di trasmettere all’Europa (che verrà). Ha lavorato soprattutto per declinare in chiave politica il primato della persona e la tutela dei suoi diritti scolpiti nelle costituzioni europee. Lo ha fatto sapendo e volendo lavorare con altre forze politiche liberali e socialiste dal “comune sentire” e facendo del dialogo la cifra essenziale del suo agire politico. Riprendere la sua eredità significa rimettere al centro la figura della persona. La grande vittima delle due guerre mondiali fu proprio la persona che la si ritenne sacrificabile pur di implementare le società perfette, fasciste o comuniste che siano. Oggi la persona è di nuovo sotto attacco. Ad attaccarla non sono più le dittature degli stati hegeliani ma il neo-fascismo dei grandi poteri finanziari e produttivi multinazionali che stanno oggi prevalendo nei processi di globalizzazione ed hanno ormai preso di mira il governo del mondo con i suoi Elon Mask. Sviliscono e condizionano il ruolo degli stati? E noi dobbiamo contrapporre loro la valorizzazione della bio-diversità delle culture nazionali e del loro dialogo per favorire l’affermazione di una globalizzazione umanizzata! Vogliono accumulare profitti ad onta dei doveri fiscali e legali nei confronti dei singoli stati? E noi li dobbiamo braccare organizzandoci in potenti organizzazioni meta-statali capaci di imporre regole e solidarietà su scala planetaria! Questi poteri predicano il primato della finanza sulla politica? E noi dobbiamo tornare a fare più politica per poter riaffermarne il primato essenziale per governare ed educare gli interessi economici! Sono questi scenari entro i quali il popolarismo europeo ed il personalismo cristiano si muoveva con piena consapevolezza e che, per affrontare i quali, confezionò un riformismo illuminato che De Gasperi iniziò ad attuare. Spirito Riformista che può essere ancora attuale per leggere il presente e per trovare soluzioni adeguate . Ma intanto il nostro pollaio si perde ancora a fare analisi del sangue per scovare novelli fascisti e raccogliere la professione di fede di zelanti anti-fascisti. E intanto….Elon Mask se la gode!