In occasione dell’ottavo annniversario della nascita di Fratelli d’Italia si registra un intervento di Adriana Domeniconi.
Un inno, un plauso a Giorgia Meloni leader di Fratelli D’Italia che oggi festeggia otto anni di battaglie per l’Italia. Giorgia Meloni è e rimarrà sempre nell’immaginario collettivo, l’incarnazione di una Donna appassionata e combattiva, e al tempo stesso, glamour e piena di stile che sarà di ispirazione per molte generazioni di Donne nel futuro. La forza delle Donne deriva da qualcosa che la psicologia non può spiegare, così diceva Oscar Wilde a proposito del genere femminile; partendo da questa frase possiamo captare che cosa volesse intendere nello sviscerare ed analizzare l’animo dell’universo femminile inerente alla misteriosa forza delle discendenti di Eva. Nell’immaginario collettivo si enuncia sempre che le Donne siano più forti degli Uomini, in parte è vero, perché le Donne hanno una determinazione e forza granitica che le aiuta a superare tutte le difficoltà che la vita mette loro davanti. E dimostrano un coraggio sorprendente, lo stesso coraggio che le aiuta a vivere serenamente la loro esistenza, spesso con il sorriso, perché non c’è niente di più bello del sorriso di una Donna del conforto che il genere femminile può offrire al proprio Uomo o al proprio figlio. Ed è singolare che tutte queste doti non siano riservate solo in ambito familiare, ma soprattutto in ambito politico dove molte nostre” sorelle” hanno sacrificato la propria esistenza per riuscire ad ottenere quella stessa dignità e quella parità di genere che ha reso possibile, ad esempio, tra i tanti traguardi e i tanti sogni l’accesso alla cabina elettorale.
Oggi desidero dedicare questa conquista ad una Donna eccezionale, Giorgia Meloni, Donna sensibile, determinata e coraggiosa che ha costruito con passione un percorso di guida in un partito; una sfida che, secondo il mio modesto parere, ha vinto, plasmando su se stessa, la concezione che non sono le Donne che devono entrare in politica, ma è la “Politica che deve entrare nelle Donne”. Deve essere qualcosa di normale e deve diventare un impegno comune. E la nostra leader di Fratelli D’Italia ha saputo coniugare i vari aspetti che l’universo femminile racchiude nel proprio cuore; è stata ed è protagonista nella vita politica, nella vita professionale, in quella sociale e in quella familiare ed è consapevole di essere tutto questo e di incarnare ogni ruolo con naturalezza e successo. Ha saputo permeare il suo sogno di affermazione con la realizzazione personale che non è solo quella palesata e rappresentata dalla carriera, ma è più che mai determinata da sentimenti che sono insiti nella nostra anima e nel nostro cuore: equilibrio, serenità, misura e buon senso. Infatti Giorgia Meloni, ha creato dal nulla un partito che, oggi, ha numeri e consensi straordinari captando e facendo comprendere che l’aspetto fondamentale in politica è la collaborazione, è la volontà di palesare che il potere è di tutti, della comunità e che va gestito da persone competenti che rappresentino la collettività.
Per questo, parafrasando il suo credo e il suo modus vivendi, dobbiamo sforzarci di riappropriarci di alcuni principi, ma soprattutto di alcuni ideali etici e morali che creano e caratterizzano il nostro “IO” e la nostra personalità e che ci avvicinino alla realizzazione di noi stessi ed alla felicità. “L’appartenenza”, cantava, Giorgio Gaber è l’ineguagliabile sensazione di far parte di qualcosa di Noi, l’appagamento di partecipare, condividere ed andare oltre insieme. La politica, come ho sempre sostenuto, è guardare “oltre”.
“L’appartenenza”non è lo sforzo di un civile stare insieme
“L’ appartenenza”non è il conforto di un normale voler bene
“L’appartenenza” è avere gli altri dentro di sé.
La diversità e le peculiarità di ciascuno di noi devono essere la base di quella collettività migliore che vogliamo costruire, collettività, dove Uomini e Donne insieme, camminando, anche lungo percorsi differenti, raggiungano la stessa meta e,manifestando, parafrasando il Foscolo, “una corrispondenza d’amorosi sensi” dandosi la mano, devono essere delle figure chiavi in tutta la loro completezza, in tutta la loro complessità, libertà ed individualità.