Il materano Franco Vespe in una nota svela chi sono i players industriali, finanziari ed economici che hanno interesse ad alimentare il “terrorismo climatico” che stiamo subendo. Di seguito la nota integrale.
Emilio, è un “terroristaclimatico” tuttavia, onestamente consapevole della sua incompetenza scientifica sul tema, ha dichiarato che lui sta dalla parte di chi non è portatore di interessi economici e finanziari. E’ catastrofista perché ancora crede che detti interessi siano portati avanti dalla Lobby dei petrolieri e di chi insiste nell’uso delle fonti fossili di energia. Quello che ignora è che esistono altrettanto fortissimiinteressi economici e finanziari che alimentano la grande offensiva mediatica del terrorismo climatico ormai più forti ed in sostituzione anche di quelle del petrolio! Tutto inizia con il trattato di Kyoto. In quel trattato si approntarono degli strumenti finanziari perché il mondo produttivo mondiale fosse costretto a convertirsi in economia verde. Fissò dei tetti massimi di produzione di CO2 per i singoli stati da distribuire a loro volta alle imprese piu energivore. Imprese che producevano + CO2davano vita a debitidi sostenibilità che avrebbero potuto essere ripianati acquistando i crediti accumulati dalle imprese piu virtuose. L’idea era quella di far aumentare nel borsino del CO2 il costo dei crediti per costringere le imprese a comportamenti piu virtuosi. Fatto sta che questi prezzi non sono mai lievitati sia per le crisi economiche che si sono susseguite ( meno produzione e meno emissioni di CO2) dal 2008 ad oggi; tant’e che le imprese che usano fonti fossili hanno trovato comunque conveniente acquistare i crediti di CO2. Una borsa del CO2 è stata creata a livello europeo ( quasi tutti i suoi stati infatti aderirono al trattato di Kyoto) ed imposta agli stati. La borsa del CO2 (ETS) con gli sconti sull’IVA previsti, ha creato vere e proprie truffe ai danni degli stati: le cosiddette truffe carosello (chissà perché di queste Report non ha mai parlato!).
L’illuminante articolo di Giaccio che cito a piè di pagina, spiega in dettaglio come funzione la truffa. Un altro strumento figlio dei trattati di Kyoto sono stati i”CleanDevelopment Meccanism” (CDM). Cosa sono questi CDM ? Un’impresa che con le sue attività produce eccesso di CO2 può compensarle avviando iniziative ed imprese green in stati poveri od in via di sviluppo. Giusto per capire è come se ilriccoepulone obeso facesse fare la cura dimagrante,in sua vece alpovero Lazzaro. Di come questo CDM sia perverso basti un esempio. La British Petroleum (orecchio Emilio!)aveva una raffineria in Scozia dove si bruciava gas in eccesso. Per compensare la BP ha investito green in Brasile con la mediazione della Banca Mondiale. Sostanzialmente si trattava di piantare alberi di Eucalipto per sequestrare CO2 e fornire legname per alimentare una fonderia di quelle parti. Di fatto il bosco di eucalipto sequestrava inizialmente CO2 per poi restituirla in atmosfera per alimentare la fonderia. Di fatto non era un investimento green! Gli eucalipti, notoriamente acquivore, hanno desertificato quelle zone dove insistevano coltivazioni che stavano sostentando ormai da decenni quelle popolazioni. Il risultato netto è stato quello di distruggere le coltivazioni che davano sostentamento a quelle popolazioni per fare acquisire alla BP il bollino di eco-compatibilità senza che venissero abbattute le emissioni di CO2! Come si vede chi sta speculando finanziariamente sulla sedicente economia green sono le stesse che producono CO2!Un’altra ragione che giustifica l’offensiva terroristica è il salvataggiodel sistema capitalistico, come Nino Galloni ha acutamente fatto osservare in un suo breve saggio di cui segnalo sempre a piè pagina le referenze. Un sistema capitalistico che ha compreso che la sua sopravvivenza è legata alla conversione green. Una conversione che ha bisogno di ingenti sovvenzionamenti pubblici…ovvero di noi poveri contribuenti. Cosa più di una minaccia millenarista,come la catastrofe climatica, può convincere stati ed opinione pubblica a promuovere a tappe forzate la conversione green? Il problema è che queste risorse sono destinate ad incentivare consumi green: rottamazioni per far acquistare auto elettriche, super eco-bonus, incentivi per il fotovoltaico l’eolico e similari; piuttosto che fare investimenti per mettere in sicurezza il territorio dai cambiamenti climatici per i quali ben poco può fare l’uomoa breve e medio termine. Si comprende così che con l’intervento della finanza e l’economia a gamba tesa sulla questione del cambiamento climatico,ha sottratto l’argomento al puro dibattito scientifico, per darlo in pasto alla propaganda, a comunicatori e divulgatori prezzolati, a politici demagoghi, ad ansiosi e violenti giovani neo-sessantottini che vogliono salvare il mondo dalla CO2. Perfino la Chiesa, lancia in resta, cavalca l’argomento alle GMG!Sembra aver perduto la sua capacità di discernimento. Questa volgare strumentalizzazione della scienzasta danneggiando la scienza stessa. Gli stessi finanziamenti ad essa assegnati nel settorespesso,implicitamente,esigono risposte pre-confezionate e pregiudizievoli utili a rafforzare gli interessi finanziari. Per un dibattito sereno e davvero utile sui cambiamenti climatici sarebbe fortemente auspicabile che la finanza sgombri il campo! Molti novelli scienziati tuttologhi della materia spesso mi rispondono su facebook inviandomi link di altisonanti articoli scientifici pro-terrorismo su prestigiose riviste scientifiche internazionali, capendo ben poco su quello che c’è realmente scritto ma fidandosi dei titoli roboanti che i media confezionano. Io vorrei dare delle referenze scientifiche su ciò che affermano i “negazionisti” di lettura più agevole:
1. F. Battaglia,U, Crescenti, M. Giaccio, L. Mariani, E. Miccadei, N Scafetta. “Clima, Basta Catastrofismi”21mo Secolo Editore, 2019
2. S. Koonin (consulente e sottoseretario di Obama),”Unsettled: What Climate Science Tells Us, What It Doesn’t, and Why It Matters” BenBella Ed., 2021
3. A. Galloni,”Economia e Polis-Nomia: Reddito Universale, statonote e finanza privata”, Economie parallele Editore
Spero con questo non di convincervi ma che sull’argomento si torni ad esercitare un sano dubbio aldilà delle stupidaggini dogmatiche che propagandano sedicenti divulgatori.
Grazie Franco!
⚓🇮🇹 A sassilive e al prof. Francesco. Grazie. Domenico ⚓🇮🇹