Pio Abiusi per conto dell’’Associazione Ambiente e legalità in una nota ripercorre le vicende amministrative legate ai contenitori amovibili installati per conto della Fondazione Matera-Basilicata 2019 nella Cava del Sole a Matera e spiega le ragioni per cui non è possibile effettuare concerti in quell’area. Di seguito la nota integrale.
Nei giorni scorsi gli organizzatori del Sonic Park hanno annunciato che per il 2024 non si terrano gli spettacoli musicali alla Cava del Sole. In particolare hanno dichiarato che le incertezze sulla disponibilità della location e sull’appoggio politico e istituzionale alla manifestazione sono state determinanti nell’impedire di programmare con l’anticipo necessario la presenza di grandi ospiti stranieri. Nell’esprimere rammarico il buon sindaco Bennardi e l’assessore D’Oppido hanno affermato che il Comune aveva garantito l’impegno ad interloquire con la Regione Basilicata, per accorciare le limitazioni sulla vigente Valutazione di incidenza ambientale (VincA). Secondo loro c’è stato, invece, un semaforo rosso: fisso! Bennardi e D’Oppido incontrato anche l’assessore Latronico e non già per gustare insieme un caffè ma per tentare di modificare alcune stringenti prescrizioni della VIncA.
E’ un incubo questa VincA tale da togliere il sonno la notte: troppi vincoli burocratici su Cava del Sole! Chi non ricorda la simpatica lettera inviata il 6 Giugno 2023 agli uffici regionali nella quale il Comune chiedeva alla Regione di munirsi di machete e rimodulare i confini di rete Natura 2000 escludendo sia la Cava del Sole e sia l’altipiano murgico a ridosso del piazzale panoramico di Murgia Timone per circa 30 ha così da assicurare lo svolgimento degli spettacoli pirotecnici di chiusura della festa patronale di Matera che si svolge da oltre 600 anni e che già nei primi anni del ‘600 hanno caratterizzato la Festa. Simpatiche e gratuite affermazioni, gli spettacoli pirotecnici si svolgono a Murgia Timone dai primi anni ’60 e come è stato ribadito in più occasioni se proprio non si vogliono trovare modalità diverse per concludere i festeggiamenti del 2 luglio si cerchino luoghi idonei. Non crediamo che il Cielo da l’Alto abbia a prenderse.
L’assessore regionale Latronico, come fa il gatto con il topo, a riscontro ha invitato l’amministrazione comunale a formulare apposita e circostanziata istanza, non valendo all’uopo dichiarazioni non veritiere rese a mezzo stampa.
Sono continuati gli scambi epistolari tra Comune di Matera e Regione Basilicata, alla fine è maturato un appuntamento ad un prossimo caffè da gustare insieme.
L’assessore regionale Latronico, pur conoscendo il problema, per cui la revisione della VincA non c’entra nulla e gli aspetti ambientali sembrano risolti purchè non si esageri e si compia monitoraggio puntuale, non ha affrontato il problema reale perchè non è di sua competenza.
Il reale problema della non agibilità della Cava il buon Bennardi non l’ha capito pur avendo a disposizione tutto il carteggio.
Il 27 Ottobre 2017 la Fondazione Matera-Basilicata 2019 fece richiesta al Comune di Matera di indire una Conferenza dei servizi istruttoria inerente il progetto di allestimento della Cava del Sole da destinare a luogo deputato ad ospitare eventi di Arti Performative per Matera 2019.
Il 27 Febbraio 2018 la conferenza dei servizi decisoria rilasciò il parere favorevole all’intervento che fu inteso esclusivamente quale allestimento amovibile e provvisorio al fine di consentire, in mancanza di soluzioni alternative, lo svolgimento di eventi di Arti Performative per Matera 2019.
L’allestimento è effettivamente amovibile ma cosa si è inteso per provvisorio? E’ questo il quesito che è stato posto alla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio della Basilicata tramite il Ministero e dopo ampia disamina della materia e dopo aver richiamato esplicitamente la temporaneità e la reversibilità dell’intervento, l’ufficio interpellato ha dato per scontato il termine indicato dal progetto essere il 31 Dicembre 2022.
Stesso quesito è stato posto all’ufficio preposto della Regione Basilicata che pur avendo, in sede di conferenza dei servizi, il proprio rappresentante concesso il parere favorevole alle condizioni sopra indicate – di temporaneità – chiese al Comune di Matera quale fosse il periodo temporale dell’allestimento. Il Comune di Matera arrivò ad una data leggermente diversa da quella indicata dalla Soprintendenza per il ripristino dello stato dei luoghi al termine degli eventi per Matera 2019. L’ufficio comunale affermò che, poiché il Verbale della Conferenza di Servizi era stato approvato definitivamente in data 21.03.2018, detto parere favorevole ha esplicato la propria validità a tutto il 20.03.2023.
Dopo tale data l’allestimento è divenuto abusivo. La risposta non si è fatta attendere. L’Ufficio Regionale Preposto, nell’ambito della Vigilanza sull’attività urbanistico-edilizia di cui al DPR 380/01 ha richiesto l’adozione dei provvedimenti repressivi e per i quali è obbligatorio avviare un procedimento di rimozione dell’abuso edilizio, l’Amministrazione Comunale è stata invitata ad adottare i provvedimenti repressivi indicati nel summenzionato DPR. Non è accaduto nulla.
Accanto all’abuso edilizio compiuto dal Comune di Matera si aggiungerebbe il reato di omissione in atti di uffici da parte dell’attuale Amministrazione Comunale.
Il competente ufficio regionale ha già notificato a suo tempo quanto è accaduto alla locale Procura della Repubblica ma non è l’unico ad averlo fatto.
Quando l’attuale Amministrazione Comunale deciderà di adottare atti seri e professionali è sempre tardi.