“Un successo del Pdl e del presidente Berlusconi che non si puo’ non riconoscere”. Così i parlamentari lucani del Pdl, l’on. Cosimo Latronico e il sen. Guido Viceconte, commentando l’abolizione dell’imu, decisa al termine del consiglio dei ministri. “Era un impegno assunto dal Pdl in campagna elettorale con gli elettori, che grazie soprattutto alla tenacia e all’abnegazione del vicepremier Alfano, è stato possibile portare a termine. E il tutto senza aggravi fiscali per la copertura dei costi dell’abolizione. Senza dimenticare poi le importanti risorse individuate per la cig e gli esodati. Siamo certi che partendo dalle misure adottate oggi e continuando con quelle che ci auguriamo vengano assunte nei prossimi mesi, si svilupperà una virtuosa inversione di tendenza, fondamentale per la ripresa dell’economia italiana”.
Dichiarazioni del portavoce regionale di Scelta Civica Basilicata, Domenico Bronzino, su abolizione IMU sui terreni agricoli e sui fabbricati rurali.
“La conferma dell’avvenuta approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, del D.L. 53/2013 che cancella l’IMU 2013 sulla prima casa, i terreni agricoli ed i fabbricati rurali, è sicuramente una lodevole iniziativa che la maggioranza di governo ha fortemente perseguita” – é quanto dichiarato da Mimmo Bronzino – portavoce regionale di Scelta Civica.
In particolare, Bronzino si sofferma sulle potenziali e significative ricadute positive sul mondo agricolo, ove si potranno liberare importanti risorse. Nel 2012 il gettito dell’IMU agricola ha sfiorato i 700 milioni di euro, con un aumento di 130 milioni di euro solo per i terreni, tutte risorse che le imprese agricole potranno, quindi, utilizzare non solo per gli investimenti nel settore, bensì per la creazione di nuova occupazione: le vera emergenza del Paese e della Basilicata.
Il portavoce regionale ha, inoltre, posto l’accento sul ruolo svolto in questa complessa vicenda, dal senatore lucano Tito di Maggio, oggi segretario della Commissione Agricoltura al Senato. “Ad aprile di questo anno, cioè dopo appena un mese dalla sua proclamazione, il senatore Di Maggio si è fatto carico di presentare un disegno di legge (è stato infatti il primo firmatario assieme a dodici altri senatori) volto ad esentare il settore agricolo dal pagamento dell’IMU, che unita all’ICI risultava fonte di forte sperequazione per la tassazione dei terreni agricoli, ed in più aveva rappresentato motivo per contrarre gli investimenti da parte delle aziende, soprattutto quelle di media e piccola dimensione. Prelievo che ha rappresentato un freno allo sviluppo delle aziende condotte da giovani imprenditori nella cui direzione occorre guardare con fiducia. Concetti, questi, ampiamente condivisi anche dalle organizzazioni professionali agricole che hanno sostenuto l’iniziativa. Quella assunta da Di Maggio è stata la prima vera concreta posizione a difesa dei legittimi interessi del mondo agricolo italiano”.
“Tuttavia, per realizzare una vera <<staffetta generazionale>> in agricoltura – ha concluso Bronzino – occorre che la nostra Regione destini al settore adeguate risorse comunitarie, con il prossimo Programma di sviluppo rurale 2014-2020, oltre alla necessità di prevedere agevolazioni fiscali e contributive e in special modo di intervernire sulla riduzione del costo del lavoro. Basti ricordare che in Italia le aliquote a carico dell’imprenditore agricolo per l’assunzione di manodopera sono pari al 35 per cento circa, contro il 12 per cento del Regno Unito, il 13 per cento della Francia e il 15,8 per cento della Spagna”.
ABOLIZIONE DELL’IMU SU TERRENI AGRICOLI E FABBRICATI RURALI, NOTA DI COLDIRETTI: MANTENUTO L’IMPEGNO PRESO DAL MINISTRO DE GIROLAMO ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE DELLA COLDIRETTI LO SCORSO LUGLIO.
Soddisfazione della Coldiretti di Basilicata per la decisione del Governo di abolire l’IMU agricola, che avrebbe comportato per il settore agricolo nazionale un insostenibile onere di circa 700 milioni di euro alle imprese agricole per il 2013. Infatti, il gettito 2012 dell’IMU agricola è stato di 692 milioni di euro, di cui 628 per i terreni e 64 per i fabbricati strumentali. L’IMU agricola è stata pagata da circa 3 milioni di contribuenti, di cui 600mila agricoltori professionali (aziende agricole) secondo i dati divulgati dal ministero delle Politiche Agricole e Forestali.
Il Governo, nonostante le oggettive difficoltà che vive il Paese, ha mantenuto dunque l’impegno assunto con determinazione dal Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo nel patto per l’agricoltura sottoscritto davanti ai 15mila agricoltori presenti all’Assemblea Nazionale della Coldiretti lo scorso luglio, dimostrando di credere nell’agricoltura quale perno per una nuova stagione di crescita sostenibile del Paese.
Il Presidente Regionale della Coldiretti di Basilicata Piergiorgio Quarto così ha commentato la decisione del Governo: “Una decisione giusta, in quanto il settore agricolo ha un ruolo che va oltre la mera produzione di derrate alimentari, che spesso il mercato non remunera in maniera equa. L’agricoltura, e questo è vero ancor più nella nostra Regione, è custode del territorio dal punto di vista ambientale e paesaggistico, ed è baluardo della cultura rurale nel senso più ampio del termine. Viene altresì eliminata una delle ragioni che frenano gli investimenti nel settore, da parte soprattutto di tanti giovani che desiderano oggi fare impresa in agricoltura e la decisione contribuisce ad aumentare l’efficacia del piano di dismissioni dei terreni pubblici a favore dei giovani agricoltori il cui iter ci auguriamo possa essere completato a breve”.
CIA: SOSPENSIONE IMU IN AGRICOLTURA RISULTATO IMPORTANTE
“Un risultato importante ottenuto grazie al fattivo impegno della Cia, sviluppato con forza fin dal giugno dello scorso anno affinché si rivedesse un’imposta ingiusta e penalizzante che va a colpire beni strumentali e di lavoro per gli agricoltori italiani” : è il commento della Cia-Confederazione Italiana Agricoltori della Basilicata ) sulle decisioni annunciate dal governo sull’Imu.
Sempre come Cia e Agrinsieme “abbiamo espresso – in una nota – un ringraziamento al ministro delle Politiche agricole Nunzia De Girolamo che, sin dal suo insediamento, si è impegnata attivamente per l’alleggerimento della pressione fiscale delle aziende agricole. La decisione è, quindi, un ottimo e importante risultato“. D’altronde, nel 2012 l’aggravio per gli imprenditori agricoli, rispetto al gettito Ici e Irpef 2011, è stato di circa 366 milioni di euro (tra l’altro, ben al di sopra dei 210 milioni individuati dall’esecutivo). Una cifra insostenibile per un settore sempre più in difficoltà, che crea pesanti problemi alla gestione aziendale, con forti ostacoli alla crescita e alla produttività.
Per questa ragione sia come Cia che come Agrinsieme “abbiamo più volte sollecitato il governo ad intervenire con decisione sulla materia“, a cominciare dalla restituzione dell’extragettito, in attuazione della “clausola di salvaguardia” prevista da un’apposita legge.
E’, comunque, urgente risolvere, con la totale abolizione dell’Imu agricola, una “situazione non più accettabile che provoca pesanti problemi alla gestione aziendale, con forti ostacoli alla crescita e alla competitività“.
L’auspicio – aggiunge il presidente della Cia Donato Distefano – è che questo sia solo il primo passo sulla tassazione sui beni strumentali agricoli. La nuova patrimoniale agricola, imposta dai precedenti Governi, è un’ennesima batosta per le nostre aziende agricole, perché colpisce il “bene terra”, è necessario invece ripristinare una fiscalità locale sulle imprese agricole che sia basata su principi di equità e che riconosca nella nostra agricoltura una risorsa per l’economia locale e un’attività d’importanza strategica in termini di sviluppo territoriale, ambientale ed alimentare. La speranza – conclude Distefano – è che lo stesso impegno e la stessa celerità vengano poste in essere su altri due temi che secondo noi sono prioritari in questa fase di attività del Governo: la sburocratizzazione e il completamento della riforma previdenziale e del lavoro in agricoltura”.
Che c..o hanno da esultare, hanno solo cambiato nome!!!!!! Anzi, con la nova tassa i cittadini pagheranno di piu’. Ci prendono per il c… e dobbiamo pure esultare!!!!!!
Latronico e Viceconte…Cioè gli alleati della Lega Nord che si sono resi complici dello scippo Veneto a discapito della Basilicata, sulla carta carburanti? Servi dei servi.
Quando arriveranno le nuove tasse con il nuovo nome invece dell’IMU
andate da Viceconte e Ladronico per farvele pagare.
A proposito, egregi servi sciocchi, come sta la nipote di Mubarak ?
Quei personaggi che apparivnto sui manifesti promettendoci royalities degne per il popolo lucane. Che hanno esultato dopo la elemosina rappresentata dal BONUS IDROCARBURI prendendosene il merito. Ed ora? sono parte di quelle poltrone che ci hanno tolto anche questa di elemosina.
Quando riuscirà a trovare un po’ di dignità questa gente… e mi raccomando votateli alle regionali, mi raccomando. Non mi sorprenderebbe se leggessi frasi incitanti alla sospensione del caro benzina in basilicata con le loro facce raffigurate; e successivamente tanti Ovini sotto il palco che battono ed incitano i loro capo-gregge. Tanti lucani non meritano altrettanti politici e gente di partito.
Vergogna, solo vergogna.