“Finalmente è stata approvata l’abolizione del numero chiuso per l’accesso alla facoltà di Medicina. È un provvedimento atteso da anni che è diventato sempre più urgente all’indomani della pandemia Covid.
In questi anni, lo sbarramento tramite test di ingresso ha mostrato tutti suoi limiti, escludendo a priori studentesse e studenti meritevoli dall’accesso alle professioni mediche.
Con questo provvedimento, che delega al Governo l’adozione di uno o più decreti legislativi per rivedere le modalià di accesso ai corsi universitari in materie medico-sanitarie, sarà permesso a tutti di frequentare le facoltà di medicina, odontoiatria e veterinaria. Dopo il superamento di tutti gli esami caratterizzanti il primo semestre e il posizionamento in una graduatoria nazionale, si potrà proseguire il corso di studi. Ovviamente i crediti conseguiti nel primo semetre, in caso di non accesso al secondo, saranno riconosciuti validi per altri corsi universitari semestre.
Dunque una selezione non più basata su test d’ingresso, i cui criteri sono stati spesso contestati, ma una selezione basata sul merito e sull’impegno.
Le novità del provvedimento approvato sono numerose, come ad esempio, la previsione di corsi extracurriculari negli ultimi tre anni di scuola superiore per l’orientamento e la preparazione alle facoltà medico-sanitarie e perseguono tutte lo scopo di garantire pienamente il diritto di studio e al contempo di assicurare il fabbisogno di futuri nuovi medici, senza venire meno ai requisiti di preparazione e competenze della classe medica.