Francesco Castelgrande, presidente Associazione Migranti Basilicata, in una nota rilancia il tema dell’accoglienza dei migranti in Basilicata. Di seguito la nota integrale.
Nonostante le 47 guerre in atto in tutto il mondo, nonostante le tragedie del mare che ancora si verificano(vedi le ultime avvenute la sera del 31 dicembre 2024 e del 1 gennaio 2025), nonostante tutto il mondo sia in subbuglio(morti sul lavoro, stupri, femminicidi, ecc.) e nonostante tutte le migrazioni a causa anche dei cambiamenti climatici e della nuova colonizzazione, le Istituzioni continuano nella loro opera di chiudere tutti e due gli occhi riguardo alla questione degli ultimi e degli invisibili. Nel 2024 vi è stato un drastico calo di attenzione nei confronti della questione migratoria. In Italia nel 2024 sono giunti via mare circa 65 mila immigrati, meno della metà degli anni precedenti. Negli ultimi giorni del 2024 in Basilicata l’Associazione Migranti Tutti ed altri soggetti sono intervenuti per mettere in risalto una situazione che si protrae da circa 30 anni nella nostra Regione: questione alloggi e accoglienza braccianti, grazie ai quali sulla nostra tavola arriva il cibo. “Cercavamo braccia e sono arrivati uomini” sosteneva Max Frisch. Gli invisibili in Italia sono 100 mila.
Ormai inizia un nuovo anno e tutto sembra volgere nella stessa direzione. Possiamo affermare, senza tema di smentita, che le prossime campagne stagionali sono alle porte e nessuna nuova giunge sul versante dell’accoglienza. Come mai nell’era dell’Intelligenza Artificiale non è stata posta ancora la prima pietra circa la costruzione dei due centri di accoglienza previsti a Boreano(Venosa) e Lavello? Come mai non partono i lavori per il Metapontino e l’ex tabacchificio di Palazzo San Gervasio(vista la mancata apertura dello stesso per motivi di sicurezza)? Eppure le Associazioni Migranti Basilicata e Migranti Tutti nel settembre 2024 avevano inviato una PEC a tutte le Istituzioni per conoscere la motivazione di tali ritardi. A tutt’oggi, eccetto il Comune di Venosa, nessuno si è degnato di una risposta concreta. Come mai questo silenzio assordante e tanta noncuranza? La Democrazia imperfetta. Eppure si parla quotidianamente di una Regione in crisi, di disoccupazione, di case abbandonate e fantasma e di una forte emigrazione dalla Basilicata, non solo di giovani. Come mai non interessa a nessuno che si stanno per perdere 12 milioni di euro di fondi PON legalità e Su.Pre.Me. disponibili?
Come mai si continua a non finanziare e aggiornare la Legge Regionale n. 13 del 2016?
Per quale ragione i braccianti devono risiedere nelle baracche diroccate o sotto i ponti? Per dare la possibilità ai caporali di gestirli? Eppure i dati sulle abitazioni sono allarmanti e nonostante i Comuni abbiano tante strutture pubbliche che possono essere messe a disposizione di questi lavoratori costretti ad adeguarsi a qualsiasi situazione. Per non parlare poi delle proprietà demaniali della Regione Basilicata che potrebbero essere ristrutturate e messe a disposizione dei migranti(visto che sono gli unici ad occuparsi di raccolta dei prodotti agricoli): I lavoratori migranti sono disponibili a pagare gli affitti. Perché queste persone devono essere costretti a vivere senza luce e senza acqua? A che serve portare loro materassi o altro per vivere sul terreno e al freddo?
Ma dove è finita l’etica della politica e la coerenza di chi tutti i giorni predica bene e razzola male?
Basta con l’ipocrisia. I vostri standard morali ed etici ci dicono tutto su chi siete. La storia ricorderà da che parte stavano le persone. Nessuno potrà dire che non sapevano.
Abbiamo anche appreso che la Regione Basilicata è ancora priva del Difensore Civico a cui avevamo posto il problema della mancata risposta alla PEC.
Noi non ci arrendiamo e porremo sempre in tutte sedi il problema dei migranti e dei diritti umani e lottiamo provando di fermare la dinamica distruttiva del mondo.
Dobbiamo lottare contro questa crescente apatia. Noi siamo schierati dalla parte della giustizia e della verità.