Accordo Eni-Coldiretti, assessore regionale Fanelli risponde al consigliere regionale Braia.
Come diceva il Sommo Poeta, “Ciascun dal proprio cor l’altrui misura”. Ho pensato a questo quando ho letto le dichiarazioni del mio predecessore Luca Braia sul cui operato politico e amministrativo si sono già ampiamente espressi i lucani spedendolo all’opposizione.
Braia manifesta meraviglia per la mia presenza all’accordo firmato tra un’importante associazione di categoria, la Coldiretti, e l’Eni su una vicenda che dovrebbe ricordarsi molto bene. Mi riferisco al marchio “Io sono lucano”, un’idea portata avanti da Coldiretti, in solitudine, a tutela dei prodotti lucani. L’accordo tra Eni e Coldiretti, a cui si riferisce Braia, riguarda il monitoraggio ambientale, la tutela dei mercati a chilometro zero, una campagna di marketing e comunicazione che verrà fatta per valorizzare le nostre produzioni.
Capisco che la politica del fare è il contrario della politica del malaffare a cui il centrosinistra ha abituato i lucani e di cui sono piene le pagine giudiziarie. Quindi voglio rassicurare Braia che la mia presenza aveva il senso di un riguardo per l’atto che si stava concretizzando e che, come è evidente, non aveva nulla a che fare con quanto ipotizzato in via malevola dall’ex assessore Braia, il quale da qualche tempo è come lo smemorato di Collegno: non ricorda di essere stato artefice del disastro in cui ha lasciato la Basilicata insieme ai suoi compagni di cordata.