“L’accorpamento del polo museale Puglia-Basilicata con sede in Puglia, da parte del Ministro Bonisoli è un autentico furto fatto dal governo Nazionale a Matera e alla Basilicata. Una decisione assurda presa, tra l’altro, in questa annualità importante di Matera Capitale Europea della Cultura. Non può sicuramente passare sotto silenzio tale scelta, giunta in piena estate.”
Lo rende noto il Consigliere Regionale Luca Braia, Avanti Basilicata.
“Il Governo del cambiamento cancella il Polo Museale Lucano – prosegue Braia – e il suo modello territoriale, per aggregarlo alla vicina Puglia. A chi è funzionale tutto questo? Quale la ratio utilizzata, sempre la solita dei numeri? E il merito tanto sbandierato dal governo del cambiamento che fine ha fatto?
Le visite fatte nei mesi scorsi, le apparenti attenzioni e i plausi alla capacità di Matera e della Basilicata di rilanciarsi sul palcoscenico mondiale, proprio sul tema della Cultura divenuta vera leva di sviluppo economico e sociale, con benefici sull’immagine dell’intera nazione, a questo punto assumono le sembianze di un’autentica presa in giro.
Presenteremo a firma dell’opposizione nelle prossime ore la mozione con la quale chiederemo di discutere il tema, nella prossima seduta utile di consiglio fissata dopo la pausa estiva, per la prima settimana di settembre. Chiederemo la firma di tutti i consiglieri sensibili alla questione, chiamando tutti in causa a partire da quelli della città di Matera e non solo.
Chiediamo al presidente Bardi ed all’intero consiglio di opporsi all’accorpamento con ogni mezzo e di avviare immediata interlocuzione, prima che il decreto si tramuti in legge e di assumere una posizione intransigente a tutela della nostra Regione.
Facciamo nostra anche l’istanza del sindaco di Matera, De Ruggeri e sostenendolo nel chiedere l’istituzione della Direzione del Polo Museale di Puglia e Basilicata con sede a Matera.
Il Governo nazionale non ha avuto neanche il buonsenso di utilizzare l’opportunità del 2019 che avrebbe suggerito di localizzare proprio a Matera, invece, la Direzione museale nel periodo in cui la città é Capitale Europea della Cultura, dimostrando coerenza, lungimiranza e visione di futuro che deve proiettare la propria identità di città culturale oltre il 2020.
Non si può cancellare con un decreto che tra soli 60 giorni sarà legge – conclude Luca Braia – il ruolo e la visibilità della città e di una regione intera assunto agli occhi dell’Europa e del mondo dal 1993 da quando i Sassi sono Patrimonio mondiale dell’Umanità, oltre che sede di importanti presidi culturali e archeologici, mostre di rilievo nazionale e internazionale in corso e cuore di un sistema museale oggi più che mai vivo, pulsante e visitato da decine di migliaia di turisti.”