Il consigliere regionale di “Basilicata positiva”, Piergiorgio Quarto, considera “inaccettabile, incomprensibile, penalizzante per l’intero territorio regionale la decisione del ministro Bonisoli di accorpare il Polo Museale della Basilicata a quello della Puglia”. “Il provvedimento – secondo Quarto – rincorre logiche dimensionali, frutto di analisi organizzative subordinate a criteri prettamente numerici. La cultura non può piegarsi e deve rifuggire da tali inspiegabili massificazioni decisionali. Il pensiero umano, i suoi valori, ogni forma di espressione culturale devono ricevere l’opportuno riconoscimento nei luoghi adibiti alla promozione e alla esaltazione del progresso della civiltà umana. Matera, città universale, in qualità di patrimonio mondiale dell’umanità, ma soprattutto come capitale europea della cultura 2019 non può accettare in silenzio tale presa di posizione governativa, ancorata ad un automatismo funzionale di epoche passate. La città deve reagire per presentarsi agli occhi di tutti come l’unica degna candidata a diventare la sede della nuova Direzione Territoriale. La politica poi, deve abbandonare la ratio della lottizzazione sistematica per valutare scevra da condizionamenti la realtà. La Basilicata con la ricchezza del sistema archeologico presente sul territorio ha diritto alla sua autonomia culturale, non può in alcun modo rapportarsi ad una “deminutio operativa” chiamata accorpamento. Bene ha fatto il presidente Bardi a richiedere in tempi brevi un incontro con il ministro Bonisoli, affinchè riveda il suo ingiustificato piano organizzativo, frutto di superficialità e mancanza di rispetto – continua il Consigliere regionale Quarto – delle origini e della valenza culturale del popolo lucano. Occorre revocare subito – conclude Quarto – il provvedimento adottato perché nessuno può permettersi di cancellare il Polo Museale della Basilicata”.