” La Basilicata non può perdere la sua autonomia culturale,se cosi’ fosse ci sarebbero drammatiche ricadute sotto l’aspetto economico”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale di “Basilicata possibile” Piergiorgio Quarto. “Togliere a Matera la gestione di una pluralità di sedi di grande importanza come Venosa, Policoro, Metaponto significa privare il territorio di strutture di riferimento indispensabili per garantire l’evoluzione e lo sviluppo dell’intero Meridione. I musei non possono essere gestiti on line, impossibile avere un quadro organizzativo unitario da Bari a Grumento come vorrebbe il ministro Bonisoli, autore del contestato provvedimento di soppressione del polo museale lucano. Il decreto privo di logica giustificativa, con bozze redatte il 14 agosto e presentate ai sindacati il 16 agosto (le date sono significative) – continua Quarto – e’ il risultato di un disegno centralista, con nuove poltrone dirigenziali portate (tanto per cambiare) a Roma. Questa operazione rappresenta per noi lucani una grande sconfitta,occorre riflettere sul fatto che lo stesso ministro che a gennaio ha fatto passerella con Matera capitale della cultura 2019, dimentico dell’importante precedente, abbandona il territorio culturale lucano al nulla di una politica irrazionale e poco propensa ad ascoltare le aspettative e a rispettare le peculiarità della regione. Occorrono in tempi brevi interventi mirati –prosegue Quarto – in controtendenza rispetto agli scellerati diktat del ministro. Bene ha fatto il presidente Bardi ad aderire alla petizione della Cisl. Come importante segnale di reazione delle istituzioni. La nuova compagine governativa in itinere e’ chiamata ad operare e ad analizzare con spirito critico la situazione venutasi a creare, necessita una visione nuova, una prospettiva diversa del panorama culturale italiano. Basta con l avallare o perpetrare atti decisionali frutto di pura matrice numerica, occorre veramente salvaguardare le realtà regionali, che ripongono nella piena valorizzazione del patrimonio culturale lo strumento fondamentale per lo sviluppo della loro economia. La Basilicata ad esempio – sottolinea il conigliere regionale – subirà ripercussioni e danni in termini economici proprio dalla sottrazione territoriale di alcuni uffici deputati a coordinare appalti e cantieri per cui non sono previsti bandi di gara, ma solo procedure ristrette a cui sono solite partecipare le aziende e le maestranze locali. Il quadro rappresentato testimonia come molti input indispensabili per garantire benessere e sviluppo verranno affossati in virtù di una politica accentratrice, sorda e insensibile, lontana dal volere della collettività”. Il consigliere regionale Quarto conclude, riaffermando la sua adesione alla petizione della Cisl a tutela del polo museale lucano e della sua autonomia, “con l’auspicio che altre iniziative seguano alla stessa, aventi tutte come unico denominatore l’immediata abolizione del decreto governativo e delle conseguenze negative per la Basilicata”.
Ago 31