“La transizione energetica, la sostenibilità del servizio idrico integrato e la riduzione del costo delle bollette idriche per le famiglie lucane, sono la cifra di un investimento strutturale e strategico contenuto nel progetto no oil Eni / Shell promosso dalla Regione Basilicata a favore del fabbisogno energetico di Acquedotto Lucano”. Lo ha detto l’assessore all’Ambiente, Energia e Territorio della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, intervenendo a Potenza all’assemblea dei soci di Acquedotto Lucano. “Si è messa in sicurezza l’agenzia pubblica più importante della Basilicata che gestisce il servizio idrico integrato per le famiglie e le imprese lucane, comprimendo in modo significativo il costo energetico e provocando la svolta green di Acquedotto, salvando centinaia di posti di lavoro e un portafoglio di lavori che supera i 400 milioni di euro. Le risorse ottenute dal negoziato con le compagnie del fossile – ha sottolineato Latronico – vengono finalizzate ad un progetto a tutto tondo sia ambientale che produttivo . Senza citare il contributo in termini di abbattimento delle emissioni di carbonio e di crediti verdi che acquedotto potrà vantare . Da febbraio prossimo 70 mila famiglie lucane con reddito Isee fino a 30 mila euro potranno godere di un consistente beneficio in bolletta, che a regime si potrà estendere ad un platea più larga per effetto dei risparmi energetici e di efficientamento che avranno ricadute positive sui costi di gestione di Acquedotto e sui bilanci delle famiglie lucane. Oltre agli investimenti che la società sta portando avanti sui contatori, sulle reti ammodernate, sui serbatoi e sugli impianti di depurazione, con grandi progetti che permetteranno una gestione efficiente degli impianti ed una drastica riduzione delle perdite idriche che oggi superano il 50% e che avrebbero condotto al default l’Acquedotto. Un investimento strutturale – ha concluso l’assessore regionale – che avrà vasti benefici e trascinerà effetti moltiplicatori”.
Gen 12