Il candidato sindaco del centrosinistra, Salvatore Adduce, ha incontrato stasera, in piazza San Giovanni, i tanti giovani under30 candidati nelle liste che lo sostengono.
“Ho sempre creduto – ha detto Adduce – nella politica come passione. Ho ricevuto tanto, spero di avere dato almeno un poco. Questi 5 anni da sindaco sono stati una esperienza dura, ma esaltante. Non mi riferisco solo al facile riferimento alla Capitale della Cultura.
Penso alle tante volte in cui ho potuto essere utile ai miei concittadini, nei piccoli gesti quotidiani o nelle vicende più grandi, ad esempio nel tenere basse le tasse senza eliminare servizi, nonostante i tagli nazionali. Per questo sono stato davvero grato a chi mi ha chiesto di ricandidarmi, all’affetto di tante e tanti che mi dicevano: devi portare a compimento il tuo lavoro.
Perché vuole dire che qualcosa si è lasciato. Con tanti limiti, perché occorreva e occorre fare di più e meglio, ma ci abbiamo sempre messo anima, cuore, passione vera. E però io penso che a 60 anni si debba avere l’onestà intellettuale di dire che bisogna non solo preparare il terreno alla nuove generazioni, ma lasciarsi anche travolgere da esse. C’è un Italia che cambia, anche nei visi, nelle biografie, a partire da chi guida il Governo del nostro Paese.
Così occorrerà fare a Matera. Io personalmente spero di potere chiudere nel 2020 il lavoro cominciato nel 2010.
Eravamo partiti allora annunciando la candidatura per la Capitale della Cultura, speriamo di chiudere dopo averla vista crescere e dare mostra di sé, dare mostra della nostra bellissima città.
Poi io avrò fatto la mia parte. Se mi chiederanno un consiglio, volentieri. Ma tutti siamo stati giovani, e ricordiamo bene che ci piaceva sbagliare sbattendo la nostra testa”.
Nel corso del suo intervento Adduce ha rivolto un invito ai giovani: Avete prateria sterminata, siete ambasciatori del centro sinistra e il vostro impegno infonde energia straordinaria donate alla comunità vostri talenti
La comunità vi ripagherà questo momento più alto”.
Alcuni dei giovani intervenuti:
Simona Iacovone: Inclusione sociale, giovani, scuola sono le priorità. Noi siamo per rinnovare la classe dirigente e non possiamo sopportare il linguaggio di chi, come Vincenzo Viti, con un linguaggio incomprensibile, vuole darci lezioni morali visto che ha molto da farsi perdonare.
Nicoletta Bruno: Cultura fa rima con apertura. Matera è aperta e voglio contribuire con Salvatore Adduce al cammino di Matera 2019.
Luigi Gravela: milito nel partito da quando avevo 16 anni. I problemi della pubblica amministrazione fanno affrontati con serietà come ha fatto Salvatore Adduce. Dalla nostra generazione deve venire fuori il sindaco del 2020.