“E siamo alla terza sentenza del TAR che annulla di fatto la Convenzione di AGEA con i Centri di assistenza agricola (CAA). Mi chiedo, dopo ben tre sentenze del tribunale amministrativo, diverse mie interrogazioni e il question time, che cosa aspetta il Ministro Patuanelli a prendere atto che con quella scellerata convenzione è stato fatto un danno enorme a migliaia di liberi professionisti del settore agricolo e che di questo deve rispondere personalmente il direttore di AGEA Papa Pagliardini. In qualsiasi organizzazione privata i vertici che avessero combinato un disastro di queste proporzioni sarebbero stati rimossi. In Italia dobbiamo constatare ancora una volta che la politica arriva sempre dopo la giustizia. Se ci avessero dato retta questa convenzione sarebbe stata annullata in autotutela e la cosa si sarebbe risolta senza tutto questo dispendio di tempo, energie e risorse pubbliche. E senza mettere il cappio al collo a tanti periti, agrotecnici e agronomi. Assurdo che il principale organismo pagatore statale mantenga questa condotta nella totale indifferenza. Se è il modo di tutelare l’agricoltura…”.
Lo ha dichiarato il senatore Saverio De Bonis, membro della IX Commissione Agricoltura del Senato, commentando la terza sentenza del TAR che, accogliendo il ricorso di CAA Canapa come già quelli di SAE e Liberi Professionisti, ha annullato la delibera di AGEA che consentiva l’accesso al Sistema informativo agricolo nazionale (SIAN) solo ai dipendenti dei CAA escludendo tutti i liberi professionisti.