Dopo l’agguato a Policoro contro un cittadino ghanese Italia dei Valori rilancia sull’intero territorio regionale la campagna “Sicuri a casa propria” avviata lo scorso anno con la raccolta di firme per sostenere la proposta di legge di iniziativa popolare denominata ‘Misure urgenti per la massima tutela del domicilio e per la difesa legittima’, mirata a modificare due articoli del codice penale sulla violazione di domicilio e l’eccesso colposo nei casi di legittima difesa.
Soprattutto il Metapontino – sottolinea il segretario regionale di Idv Angelo Rosella – è da tempo al centro di allarmi, l’ultimo in ordine di tempo della Direzione investigativa antimafia sulla presenza di gruppi criminali locali o in affari con quelli campani, pugliesi e calabresi.
La cosiddetta mappa dei clan lucani ramificati nel controllo di aree specifiche delle due province in aggiunta all’infiltrazione in Basilicata di associazioni criminali delle regioni limitrofe – continua Rosella – contribuisce a disegnare una situazione da affrontare adeguatamente rafforzando innanzitutto uomini, strumenti e mezzi delle forze dell’ordine e rilanciando il coordinamento dell’attività investigativa. Da anni magistrati e rappresentanti delle forze dell’ordine hanno parlato del rischio criminalità mentre i cittadini delle cosiddette aree di frontiera quali il Metapontino, il Vulture-Alto Bradano, il Marmo-Melandro, la città di Matera, specie le categorie produttive e professionali, hanno subito direttamente numerosi episodi di criminalità.
In tema di legalità Idv – informa il segretario Rosella – intende riprendere l’iniziativa a sostegno della propria proposta di legge per la modifica delle norme sulla legittima difesa che ha raccolto presso i Municipi del Paese ben 2 milioni 300 mila firme. Lo straordinario successo di questa iniziativa, promossa in tutta Italia in poco più di due mesi e che ha visto il coinvolgimento istituzionale di centinaia di Comuni, impone all’attenzione della politica il tema della sicurezza dei cittadini.
Idv «rifiuta la giustizia ‘fai da te’», ma vuole «garantire più libertà di difesa in caso si subisca un’aggressione all’interno della propria casa o del proprio negozio, e far sì che i ladri vadano in galera». E «di fronte a questa montagna di firme sarebbe gravissimo se la politica continuasse a balbettare» aggiunge Rosella, che punta ora a mettere in calendario la discussione della proposta ricordando che «la Lega ha avuto il ministro della Giustizia e quello dell’Interno, ha parlato sempre di sicurezza ma non l’ha mai risolta» e che « i Cinquestelle oltre agli slogan sul blog non hanno mosso un dito».
In cosa consiste esattamente la proposta di legge? Intanto, ci sono delle modifiche all’articolo 614 del codice penale, che riguarda appunto la violazione di domicilio. Attualmente la violazione di domicilio è punibile con la reclusione dai sei mesi ai tre anni. La pena è poi inasprita da uno a cinque anni (e si procede d’ufficio) se il fatto è commesso con violenza sulle persone o sulle cose. Il disegno di legge di legge per il quale è in corso la raccolta firme propone di alzare la pena da uno ai sei anni (invece che “dai sei mesi ai tre anni”) e da due a sette anni (invece che “da uno a cinque anni”). Inoltre, si chiede di aggiungere che colui che si introduce nell’abitazione o in un altro luogo privato altrui in modo clandestino o con l’inganno non possa chiedere il risarcimento di eventuali danni subiti.
Ma la proposta di legge suggerisce un cambiamento anche all’articolo 55 del codice penale, che riguarda l’eccesso colposo: quando nei casi di legittima difesa, si superano i limiti disposti dalla legge, si rischia di incappare nell’eccesso colposo, con l’applicazione – dove previsto – delle disposizioni che riguardano i delitti colposi. La proposta di legge mira a far aggiungere che “non sussiste eccesso colposo in legittima difesa quando la condotta è diretta alla salvaguardia della propria o altrui incolumità o dei beni propri o altrui”, nei casi previsti dalle legge in merito alla legittima difesa. Una proposta che se passasse cambierebbe di molto le carte in tavola.
“Siamo contro il ‘far west metropolitano’ ma – dichiara il segretario nazionale di Idv Ignazio Messina – crediamo occorra approvare una nuova legge che sia più al fianco dei cittadini onesti a cui deve essere data la possibilità di difendersi adeguatamente nel proprio domicilio. Con questo provvedimento vogliamo colpire i delinquenti e difendere i cittadini perbene, che non possono essere gravemente beffati”.
Set 24