Agitazione personale Regione Basilicata, Italia Viva: “Mancanza della politica e della Giunta con reiterate negazioni dei diritti. Ora ci si assumi la responsabilità e si faccia tavolo con sindacati”. Di seguito la nota integrale.
“Il funzionamento amministrativo di un ente con il benessere dei propri dipendenti dovrebbe essere la base di una qualsiasi istituzione degna di questo nome. Purtroppo in Basilicata manca anche questo”. E’ quanto dichiarano il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese e il capogruppo di Italia Viva in Regione, Luca Braia che stamattina hanno presentato una interrogazione consiliare sullo ‘Stato di disorganizzazione degli uffici regionali’ e sullo stato di mobilitazione permanente dichiarato dai sindacati lucani. I due esponenti di Iv quindi spiegano: “Nei giorni scorsi le segreterie regionali e le componenti Rsu di Cgil, Cisl e Uil hanno inviato una nota al presidente della Giunta Vito Bardi, per annunciare lo stato di agitazione dei lavoratori dell’ente e l’apertura di una vertenza permanente. I sindacati ‘denunciano’ gravi problematiche organizzative nella gestione del personale, con addirittura “reiterate negazioni di diritti” causate da mancanze della Giunta regionale che non ha guidato il reale avvio del processo di riorganizzazione dei servizi regionali. La conseguenza è che a oggi molti uffici regionali sono privi di dirigenti e gestiti ad interim da troppo tempo con eccessive ‘titubanze’ accumulate per l’assegnazione delle Posizioni organizzative. In più non è ancora stata pagata l’indennità di produttività del 2019. Altri aspetti negativi riguardano la non partenza delle progressioni orizzontali 2020, delle selezioni per le progressioni verticali con riserva del 50 per cento, dell’erogazione dei buoni pasto, delle stabilizzazioni dei precari laureati e diplomati in possesso dei requisiti di legge”. “Si tratta di mancanze tanto più gravi perché riguardanti il massimo ente regionale dove ci si aspetterebbe il massimo rispetto delle regole. La realtà invece è che negli uffici regionali si percepisce, tra il personale, un diffuso sentimento di malessere e di abbandono”, proseguono Polese e Braia che poi concludono: “Il sentimento di sfiducia e la mancanza di risposte alle questioni sollevate dai dipendenti regionali rischia di tradursi in disservizi alla cittadinanza e in ritardi irrecuperabili sullo sviluppo economico e finanziario della Regione. Per questo abbiamo presentato un interrogazione urgente in cui, stigmatizzando la mancanza della politica sulle questioni inerenti il personale regionale, si chiede al presidente Bardi di intervenire con la massima urgenza per risolvere i problemi partendo dall’organizzazione di un tavolo di confronto con i sindacati”.