“Nonostante l’accordo preso in Conferenza Stato-Regioni, dove il provvedimento era rimasto bloccato per mesi, le amministrazioni regionali continuano a osteggiare l’avvio dell’operatività di ‘Caseificio Italia’. Lo strumento di monitoraggio del latte bovino e ovicaprino è divenuto legge con un nostro emendamento al decreto Emergenze in Agricoltura nella primavera 2019. Dopo un lungo e complesso iter, siamo riusciti a far approvare i due decreti attuativi della norma, pubblicati in Gazzetta Ufficiale lo scorso settembre, su cui manca ora l’operatività. A fronte delle numerose osservazioni delle Regioni, è stata condivisa la scelta di difendere l’entrata in vigore dei nuovi adempimenti al prossimo 1° luglio”. Lo rende noto il deputato Luciano Cillis, esponente M5S in commissione Agricoltura dove si è tenuto oggi il question time su ‘Caseificio Italia’.
“Le Regioni hanno sollevato problematiche – aggiunge -, in particolare sulle procedure di controllo e sanzionatorie nonché sul censimento dei nuovi operatori (fabbricanti di prodotti lattiero-caseari e tutta la filiera ovicaprina) ma, soprattutto, sull’entrata in vigore dei nuovi adempimenti. Ringrazio Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) per aver comunque emanato, nonostante le tante difficoltà, le Istruzioni Operative per il monitoraggio del latte ovicaprino. Confidiamo di avere presto novità sul comparto bovino e siamo certi che la data del prossimo 1° luglio non sarà ulteriormente prorogata”.
“Da anni, infatti, il settore attende di avere questo strumento di trasparenza e monitoraggio del latte che circola sul territorio nazionale, anche proveniente dall’estero. Le crisi a cui stiamo assistendo non fanno altro che ricordarne l’importanza per prendere decisioni politiche strategiche e fondate su uno scenario noto e condiviso” conclude.