“Oggi in audizione congiunta della Commissione Agricoltura di Camera e Senato ho esposto al ministro Patuanelli alcuni interventi che andrebbero fatti in maniera urgente per il mondo agricolo e per la tutela dei cittadini-consumatori. Per esempio, la questione della Commissione unica nazionale per il grano duro (CUN), dove la parte acquirente, cioè gli industriali, continua a non presentarsi mettendo in atto un vero e proprio boicottaggio, nel silenzio imbarazzante della politica. Devo dire che su questo ho ricevuto rassicurazioni dal Ministro, il quale si è impegnato a scrivere a tutte le componenti della CUN, e nel caso registri che la filiera si è inceppata prenderà le opportune contromisure. Ha inoltre anticipato che per i produttori di grano duro vi saranno aumenti negli aiuti accoppiati. A Patuanelli ho anche fatto presente che, per il principio di favorire un’agricoltura sostenibile ed equa per agricoltori e cittadini, andrebbe potenziato concretamente il settore biologico, prevedendo per esempio una sua obbligatorietà nelle aree protette e in quelle vulnerabili ai nitrati, così come in tutte le zone prossime a scuole, ospedali e abitazioni civili nel raggio di almeno un chilometro. Così come andrebbe incentivato seriamente il consumo bio, pensando all’obbligatorietà anche in questi casi nelle mense scolastiche e pubbliche. Anche su questo mi sembra che la risposta di Patuanelli sia stata incoraggiante, visto che il governo prevede di immettere un miliardo in più nel settore del bio per portare l’obiettivo del 25% della produzione al 30%”.
Lo ha dichiarato il senatore Saverio De Bonis, in occasione dell’audizione congiunta della Commissione Agricoltura di Camera e Senato con il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli.
“Infine – aggiunge il senatore – ho evidenziato al Ministro l’annoso problema delle soccide che creano di fatto un oligopolio nel settore dell’allevamento, oltre a favorire l’elusione fiscale, con perdite consistenti per le casse dello Stato, e di fatto anche l’inquinamento delle falde. Come ci ha ricordato lo stesso Papa Francesco, infatti, bisogna smettere di imporre strutture monopolistiche di produzione e distribuzione che impoveriscono i produttori, gonfiano i prezzi e non garantiscono la salute dei cittadini”.