Nicola Pavese, presidente Associazione “Matera Ferrovia Nazionale”, in una nota sottolinea l’importanza dei lavori per la tratta ferroviaria Ferrandina-Matera, avviati finalmente nei giorni scorsi.
Da una quindicina di giorni sono partiti i lavori per il collegamento di Matera alla rete nazionale delle FS nella stazione di Ferrandina. Malgrado questa circostanza di non poco conto (soprattutto in relazione ai 160 anni di attesa) non vi è stato nel frattempo alcun intervento delle autorità materane e regionali sull’argomento. E’ normale? In pratica uno “strano” silenzio, che chiama in causa parlamentari,sindaci e amministratori, imprenditori, intellettuali e gente comune. Un silenzio collettivo già verificatosi in passato e spiegabile “solo” con il fatto di trovarci difronte a gente disinformata o disinteressata per rendere il nostro territorio più “attrezzato”?
Nelle scorse settimane, infatti, ci sono stati diversi episodi: la mancata partecipazione del sindaco di Matera, del presidente e dell’ex assessore regionale ai Trasporti in occasione della visita del ministro alle Infrastrutture, Salvini, allo stabilimento ferroviario MerMec (ex Ferrosud);la protesta per l’acquisto (con risorse pubbliche) dei treni a batteria da parte delle Fal; i vari commenti circa la crisi politica alla Regione Basilicata; la questione della metrotranvia dei Sassi; e di recente l’ “affare Barilla”. Temi cittadini sicuramente importanti, ma non occuparsi del collegamento di Matera alle FS è un atteggiamento superficiale eparadossale in riferimento alle rivendicazioni che da tempo chiedevano l’arrivo del treno statale nella Città dei Sassi.
Eppure abbiamo più volte ricordato che arrivare direttamente nella stazione di Bari Centrale, nello scalo merci di Bari Lamasinata e nell’aeroporto di Bari Palese e (dall’altra parte) creare un collegamento diretto con il porto di Taranto, con l’aeroporto di Taranto Grottaglie e con il Salento sono operazioni che potrebbero creare sviluppo, occupazione e benessere socio-economico. Ecco perché mi sembra inconcepibile e irreale anche il silenzio e l’immobilismo del sindaco di Ferrandina (Carmine Lisanti), visto che non riesce a capire che un collegamento diretto da Ferrandina a Bari, passando per Matera e Gioia del Colle, può rilanciare il Materano e la regione, ovvero la Valbasento (da bonificare) e la linea ferroviaria Potenza-Metaponto –Taranto, per la quale ci sarebbe da dare sostegno e appoggio (per una reale velocizzazione) al tracciato Auletta-Tito-Potenza-Metaponto che eviterebbe in futuro il suo declassamento a ramo secco.
Invece, sulle questioni per rilanciare (con il Pnrr) la nostra provincia c’è il massimo silenzio di chi dovrebbe “spingere” e“farsi sentire”.Probabilmente si continua a sottovalutare che (via Ferrandina) sarà possibile collegare direttamente Matera a Salerno, Napoli, Roma, Firenze, Bologna, Milano, Torino, ossia a realtà turistiche, portuali, imprenditoriali e industriali importanti, con risvolti economici significativi. Vale a dire collegando Matera con realtà dinamiche e capaci storicamente di attrarre visitatori. L’immobilismo attuale è un’ulteriore dimostrazione (soprattutto al governo centrale) che “stiamo bene così”. In una regione dove aumentano ritardi e criticità e con scarse prospettive future.
Ma la politica dov’è?