Una scuola di leadership e politica pensata per costruire consapevolezza del ruolo che anche le cittadine sono chiamate a svolgere: un primo passo per acquisire quegli strumenti che possono valorizzare le competenze e le energie di molte donne che stentano a vivere la partecipazione come una prospettiva concreta che concerne anche loro direttamente.
Il percorso si rivolge a donne di tutte le età interessate alla politica e ai percorsi di leadership che si vogliano avvicinare ad un impegno diretto o se già impegnate, vogliano mettersi in discussione, affrontando i meccanismi più penalizzanti sia interni che esterni. Intende promuovere e approfondire i temi legati alla costruzione di una leadership al femminile che sappia valorizzare un approccio differente al potere, lontano da quello ispirato al modello patriarcale.
Da come Costruire consapevolezza, con Gabriele Vacis, alle tecniche per parlare in pubblico con Laura Curino e Elena Miglietti, continuando poi con la comunicazione non violenta a cura di Irene Zagrebelsky, si passerà poi alle tecniche e modalità di costruzione di un programma politico con Nicoletta Daldanise. Una parte del corso invece affronterà il tema della scrittura istituzionale
e della comunicazione social. Questi solo una piccola parte del fittissimo programma integrale.
Il corso avrà una durata totale di 60 ore totali. Gli incontri di due ore ciascuno, saranno due a settimana e si svolgeranno per la Basilicata, on line. Si tratterà di incontri partecipati, lezioni frontali, esercitazioni e testimonianze. Il corso avrà inizio il 6 febbraio e si concluderà il 6 giugno con il rilascio di un attestato di partecipazione.
Negli ultimi anni abbiamo assistito a una compressione della “politica”, sempre più stretta tra l’agire tecnico e la filosofia dell’ “anti”, che pretende che la regola dell’uno vale uno possa liberarci da ogni abuso di potere, così dimenticando, come invece ricordava Bobbio, che occuparsi della cosa pubblica non può e non deve essere attività da dopolavoro.
Questa erosione della politica è stata accompagnata, altresì, dal suo progressivo svilimento, al punto che si è andata perdendo ogni accezione positiva del termine essendo ora immediatamente associato a condizioni di privilegio e di uso strumentale del potere. Questa proposta muove dalla convinzione che la deriva a cui stiamo assistendo debba e possa essere fermata recuperando l’essenza del “politico”, inteso nel senso più ampio del termine. A fronte del bisogno di rigenerare l’idea della politica come spazio di cura per la cosa pubblica consideriamo fondamentale favorire in primo luogo percorsi di inclusione di gruppi tradizionalmente più marginali nella gestione del potere.
Seguendo la nostra vocazione, in particolare, riteniamo che favorire l’integrazione della dimensione di genere nella politica possa innestare dinamiche di cambiamento degli assetti consolidati, aprendo le relazioni politiche a un più generale principio di accoglienza dell’alterità. Ciò potrebbe costituire l’occasione per attivare nuove energie, dare vita a modelli nuovi, fondati sul dialogo, a prospettive di responsabilizzazione allargata. Una scuola di politica pensata per costruire consapevolezza del ruolo che anche le cittadine sono chiamate a svolgere ci sembra il primo passo per acquisire quegli strumenti che possono valorizzare le competenze e le energie di molte donne che, ad oggi, stentano a vivere la partecipazione come una prospettiva concreta che concerne anche loro direttamente. Non c’è dubbio che una scuola di politica che aiuti le donne ad abbandonare il “modello della delega” faccia bene in primo luogo alle strategie di genere, ma anche e soprattutto per ridare ossigeno a una politica asfittica, tutta involuta su sé stessa e per insistere su una prospettiva etica del fare politica, percependo la forza del collettivo, in contrapposizione all’io imperante.
Per info e iscrizioni inviare una mail a: infopzxd@gmail.com