Dopo aver conquistato la capitale d’Italia, Roma, e l’ex capitale d’Italia, Torino e il successo ottenuto in provincia di Matera, a Pisticci, adesso il Movimento 5 Stella prova a rafforzare il suo consenso nella città dei Sassi, per conquistare prima possibile anche la capitale europea della cultura per il 2019. Per raggiungere questo obiettivo il Movimento 5 Stelle di Matera ha promosso l’Agorà in piazza San Francesco invitando a Matera il deputato Alessandro Di Battista. Il suo intervento è stato preceduto da quelli del consigliere comunale Antonio Materdomini, del consigliere regionale Gianni Perrino, del sindaco di Pisticci Viviana Verri e della deputata materana Mirella Liuzzi.
Prima del suo intervento in piazza Di Battista ha risposto alle domande dei giornalisti. Ecco l’intervista integrale.
Come commenta il Movimento 5 Stelle il risultato del referendum in Gran Bretagna che ha determinato l’uscita dall’Unione Europea? L’Italia che fa?
“L’Italia innanzitutto rispetta il volere dei cittadini britannici. Come vedete mentre un mondo va verso una direzione che quella della democrazia diretta e comunque prevede di interpellare i cittadini anche per questioni decisive, in Italia non aboliscono neanche il Senato ma aboliscono il diritto per i cittadini di votare senatori. C’è una leggerissima controtendenza. E personaggi obsoleti come Napolitano si permettono di metter bocca non sull’esito del referendum ma sul fatto di averlo indetto. Costoro hanno paura della democrazia fondamentalmente. Perchè pensano che la democrazia sia fare accordi, inciuci, controllare l’informazione o piazzare i loro uomini nei partiti e nelle istituzioni e far votare i cittadini una volta ogni cinque anni, magari mettendo una x senza neanche sapere chi voti”.
Ma c’è da preoccuparsi per questa uscita dell’Inghilterra dalla Ue? “Il mondo è sempre andato avanti. Io leggo alcuni commenti di alcuni banchieri “Dio quello che succeder. Penso che quando ci fu il referendum monarchia-repubblica, qualche nobile avrà detto delle identiche frasi che oggi pronunciano i banchieri”.
Si ritorna a parlare del collegamento ferroviario con Matera attraverso il collegamento con Ferrandina, cosa pensa? “Innanzitutto il Movimento sta sempre in piazza e a me questo interessa. Siamo qui per far capire che vincere le elezioni è il punto di partenza, il mezzo attraverso il quale si ottengono i risultati per i cittadini, non l’obiettivo. Noi abbiamo stravinto a Roma e potevo stare a Roma. Invece dobbiamo continuare e battere su cultura, enogastronomia, turismo, reddito di cittadinanza. Sono venuto a Matera perchè ci tenevo e ho dovuto prendere un aereo per Bari e poi farmi una strada in cui stanno facendo dei lavori e ci ho dovuto mettere molto tempo. E io che sono italiano. Figuriamo degli stranieri che per venire in uno dei luoghi più belli al mondo devono fare percorsi davvero complicati. Pensate i quattrini che perde questa città, che perdono gli abitanti di Matera perchè questo Governo preferisce fare buchi in Francia e in Italia con la Tav e spostare merci a velocità supersoniche piuttosto che far arrivare un bel treno, una bella ferrovia elettrica qui a Matera. Ma è questa la visione che ha il Movimento 5 Stelle dell’Italia”.
Dopo le Amministrative cosa succederà? “Il Movimento è stato percepito forza di governo e ci hanno messo alla prova. Noi dobbiamo continuare a far capire che la possibilità di ottenere risultati aumenta se c’è un popolo partecipe e un popolo sovrano. E come battuta dico che ce la possiamo veramente fare se i cittadini ci sostengono, certamente aver fatto questi risultati così importanti a Roma, a Torino e in tutti i ballottaggi dove siamo andati conferma il fatto che evidentemente il Movimento ha dato al Governo Renzi un avviso di sfratto”.
Dopo l’inchiesta sul petrolio avete vinto anche a Pisticci. Questo risultato cambia qualcosa per la Basilicata e per il Movimento? “Sapete quello che pensiamo noi. La Total ha scritto gli emendamenti che sono stati firmati da Maria Etruria in Petrolia Boschi esclusivamente nell’interesse di qualche petroliere e nell’interesse poi del fidanzato del Ministro Guidi. In nessun Paese al mondo verrebbe nominato un Ministro nel settore energia con un fidanzato che ha interessi nel settore energia, soltanto in Italia il Governo Renzi che fa conflitti di interessi peggio del Governo Berlusconi. Quando governiamo, e speriamo che i cittadini ci mettano alla prova anche su scala nazionale prima possibile, si fa una legge sul conflitto di interessi e gli investimenti non si fanno sui fossili ma una proposta per un piano energetico nazionale per uscire dai fossili entro il 2050. Si investe in cultura, turismo, enogostronomi e fonti rinnovabili. Qua il Sud deve diventare l’Arabia Saudita delle rinnovabili anche perchè lo sapete meglio di me che le royalties che vengono pagate da queste multinazionali sono ridicole rispetto all’oro che avete voi in Basilicata”.
In prospettiva elezioni nazionali, si continua a sostenere che Di Battista resta l’antagonista favorito rispetto a Di Maio, come farete a decidere il candidato premier? “Ne parleremo quando sarà il momento. Io sapete che ho una stima per Luigi Di Maio enorme, lo considero un portavoce eccellente oltre che una persona veramente in gamba. Quando ci sarà l’occasione di andare al voto verrà scelto il candidato come è stata scelta Virginia Raggi a Roma. Ci prendevano in giro. Se non candidate Di Battista non vincerete mai. Abbiamo candidato Virginia Raggi e ha preso il 67%. Gli iscritti al Movimento decideranno come sarà composta la squadra di governo che si presenterà alle prossime elezioni”.
Il messaggio under 40 resterà anche in futuro? “Se guardiamo Renzi è sotto i 40 anni ma politicamente è vecchissimo, pensa ancora agli inciuci, alle fazioni, alle manovre di palazzo, non è importante per noi l’età anagrafica, sono importanti i programmi. Sappiate che in tutto il mondo ci sono sindaci di alcune città che hanno 25 anni”.
Avete candidato delle donne in diverse città e quindi dicono che vi siete istituzionalizzati. Con Brexit avete la stessa idea di Europa, cosa risponde Di Battista: “Andiamo con calma. Il Movimento 5 Stelle ha sempre proposto il referendum per l’uscita dalla moneta unica, questa è la nostra linea, sempre la stessa. In Gran Bretagna non c’era l’euro, quindi hanno una sovranità monetaria che noi non abbiamo. Per quanto riguarda le candidate delle città si dice che abbiamo scelto, ma io dico che la candidata di Pisticci l’ho conosciuta al comizio finale, a Torino la Appendino è stata scelta dagli iscritti, anche Virginia Raggi l’hanno scelta gli iscritti di Roma. La Gruber ci ha detto che ci siamo normalizzati. Ho risposto che non mi sono mai sentito anormale. Forse in questo Paese è anormale scendere in piazza anche non in campagna elettorale per parlare di idee, progetti e non per chiedere voti? Forse in questo Paese è anormale tagliarsi gli stipendi e sostenere la piccola e media impresa, forse in questo Paese è anormale candidare solo incensurati, forse in questo Paese è anormale non prendere nemmeno un euro di finanziamento pubblico ai partiti. Tutto questo è anormale. Mentre in questo Paese è normale che uno come Verdini che è candidato per corruzione faccia la legge anticorruzione insieme a Renzi o modifichi la Costituzione. Allora io auguro al Partito Democratico a cominciare dai Pittellas un po’ di normalità dato che evidentemente non è neanche normale che un presidente di Regione con tutti i guai giudiziari come Pittella continui ad essere presidente della Regione”.
Sul referendumo di ottobre il Movimento 5 Stelle ha già dichiarato la sua netta posizione contraria. Ci può spiegare per quali ragioni? “Perchè in legge elettorale e riforme costituzionali si produce un accentramento di potere tutto in mano ad un unica persona che vorrebbe essere chiaramente Matteo Renzi che è negativo per la democrazia. L’Italicum per noi fa schifo, qualcuno dice che favorisce il Movimento 5 Stelle, noi abbiamo votato contro perchè la logica del Movimento non è votare a favore delle leggi che convengono, tra l’altro per noi non conviene neppure, ma esclusivamente nell’interesse dei cittadini. Se per voi è normale di nuovo avere un parlamento composto per il 70% di nominati, di nuovo nominati dai partiti per il 70% capi-bastone, capi-lista portatori di voti, quando tutto il mondo va in direzione della democrazia diretta, noi continuamo con le liste bloccate o comunque i capi-lista bloccati o con le nomine ai partiti, è veramente allucinante”.
Ma qual’è la vostra idea di Europa? “La nostra idea di Europa è quello che ho visto stamattina qualche banchiere che senza che si conosce, amministra centinaia di milioni di europei che si è permesso di mettere bocca sul prezzo della Feta per i Greci e sulla riforma pensionistica in Italia imponendo tramite i loro portavoce o prestanome politici come Monti la riforma Fornero si è reso conto che non è intoccabile. Ecco per noi la nostra idea di Europa è un’Europa dove se c’è da salvare i cittadini del quartiere Tamburi si trovano i soldi immediatamente prima di salvare qualche istituto finanziario che pretende di continuare a dettare legge in un continente dove esistono dei popoli uniti”.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’incontro in piazza San Francesco a Matera con Alessandro Di Battista (foto www.SassiLive.it)