“Come si possa costruire un nuovo centro destra apprestandosi a svolgere il ruolo di stampella del centro sinistra e del governatore lucano Pittella che ha già la sua maggioranza con cui governare, e’ un mistero delle storia che andrà svelato”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico (Cor). “Non e’ uno spettacolo bello da vedere quello di consiglieri regionali eletti nelle liste di centro destra per svolgere il ruolo di opposizione e di controllo del governo, passare con atletica disinvoltura nel campo della maggioranza. La democrazia e la rappresentanza hanno le proprie regole di fondo che andrebbero rispettare, pur in assenza di un vincolo di mandato. L’alternativa è la crescita di una onda di discredito e di disaffezione che dovrebbe interessare tutti gli spiriti autenticamente democratici. Senza una forte opposizione capace di sindacare e di vigilare, non esistono le condizioni di un buon governo. Spero non siano ammonimenti inutili”.
Consigliere regionale UDC Aurelio Pace ha inviato una nota per replicare alle dichiarazioni del parlamentare di COR Cosimo Latronico. Di seguito la nota integrale.
Pace (UDC): “Prosegue un lavoro, proseguono i commentatori”.
Leggo, con l’interesse che ho sempre riservato alle opinioni dei protagonisti della politica lucana, i comunicati simultanei di Latronico e Rosa sulla ricomposizione dell’area popolare e della prestigiosa tradizione politica del cattolicesimo democratico e liberale.
Tema più aderente, per la verità, alle corde democristiane di Cosimo che ai fantasmi di Gianni.
Anche per questa ragione sono sorpreso del giudizio di Cosimo che è parte integrante di questa storia e che invito ad una decisione coraggiosa, più che alla velleitaria costruzione della sezione italiana dei Conservatori inglesi che, nel frattempo, sono fuori dall’Europa e dai processi politici che con Cosimo abbiamo ascoltato tante volte, nel racconto del comune riferimento, Emilio Colombo.
Il giudizio su cosa sia più coerente e più opportuno per valorizzare il portato culturale, il patrimonio politico, il consenso personale lo lascerei alla azione impegnata e faticosa che ognuno di noi esprime.
Evito di commentare Gianni che vive una distanza politica più marcata ma che non ci ha impedito di costruire una ipotesi di governo nella città capoluogo col Pd ed il compianto segretario Antonio Luongo. Lui si mostra radicale ma solo nel giudizio verso gli altri, salvo in alcune realtà locali votare bilanci di Sindaci Sel che nei prossimi giorni metteremo a disposizione dei lettori più attenti.
Riaggregare i moderati di Basilicata è azione complessa e preziosa, che passa dalla riaffermazione, nelle istituzioni, dei valori del popolarismo europeo e la traduzione in azioni di governo: come la centralità della persona, la sacralità della vita, la libertà educativa, la centralità della famiglia naturale. Patrimonio ideale condiviso dai lucani che assume, di certo, un valore superiore alle strumentalizzazioni. Per questo e per il valore popolare della tolleranza, considero preziosi nel dibattito politico i commenti non condivisibili di Gianni e di Cosimo.
Prosegue un lavoro, proseguiranno i commentatori.
Consigliere regionale UDC Aurelio Pace
“Non abbiamo mai commentato decisioni o dati giudizi su progetti politici,più o meno credibili.Il nostro atteggiamento è sempre stato improntato al massimo rispetto. Ci saremmo aspettati analogo comportamento da parte di altri. La scelta dei consiglieri regionali,Pace e Mollica,di aderire al progetto politico di riaggregazione dell’area moderata che si riconosce nei valori ,nei principi e nei programmi del popolarismo europeo è molto più coerente”, ha dichiarato Vincenzo Taddei, coordinatore regionale Ncd/Area popolare, di chi eletto nelle liste di forze politiche aderenti al PPE sono poi confluiti in raggruppamenti politici che,alcune settimane fa, sono usciti fuori dall’Europa. Pertanto consiglio all’on.Latronico,su questi argomenti, il dono del silenzio”.
“Nella mia non breve esperienza politica non mi era mai capitato di ricevere il silenzio nel confronto politico, ma l’on. Taddei mi ha concesso anche questa parte che mi mancava”. Così l’on. Cosimo Latronico (Cor) replica al coordinatore regionale di Ncd/Area popolare. “Al di là dell’ironia non sfuggirà alla pubblica opinione il giudizio che valuta la coerenza degli eletti nella funzione di governo o di opposizione in cui sono collocati dagli elettori. Si può concedere qualunque collocazione o modifica di posizione nella mutazione dello scenario nazionale o internazionale, ma la corsa verso la maggioranza un tempo si chiamava trasformismo e la storia del Mezzogiorno e’ purtroppo ricca di cattivi episodi, da Depretis in poi. All’onorevole Taddei farò dono di un bel libro sulle analisi e gli effetti del trasformismo .
Nuovo centrodestra, consigliere regionale Rosa: “Alfano esporta il consociativismo spinto”
“Ieri abbiamo assistito alla sfilata della politica, senza popolo ma con le poltrone. Poltrone acquisite con i voti traditi del centrodestra. Ci saremmo aspettati una pletora di sostenitori ed invece c’erano solo loro. Del resto questo capita a chi tradisce”. Così il capogruppo di Laboratorio Basilicata – Fratelli d’Italia Gianni Rosa commenta la conferenza stampa tenuta ieri a Potenza dal ministero dell’Interno Alfano.
“Circondato da ‘profughi’ senza identità – aggiunge Rosa -, Alfano è venuto in Basilicata per dimostrare come, per un ‘posto al sole’, si può rinnegare tutto, anche il voto degli elettori. Le comparse che ieri seguivano il vice premier sono elette con voti del centrodestra che ora appoggiano governi della sinistra. Alfano è venuto ad esportare il modello ‘consociativismo spinto’ in Basilicata: nessuna remora ad appoggiare lo schieramento da cui, anche solo per divergenze etimologiche (si chiama centrodestra perché non è centrosinistra), dovrebbe tenersi lontano. Alfano è venuto in Basilicata per dimostrare come l’arte di arrangiarsi può sopperire alla mancanza di idee. Le poltrone possono ottenersi anche solo facendo da stampella al nemico giurato”.
A parere di Rosa, “in un disegno tutto opportunistico, come a Roma così in Basilicata: eletti nelle file del centrodestra, alternativo alla sinistra, con qualche ‘riconoscimento di poltrone’, oggi sono fedeli alleati dei governi di centrosinistra, ne votano supinamente i provvedimenti dietro il ‘compenso’ di un posticino al sole. Che misera fine per questi ‘grandi’ statisti, costretti a giustificare le stesse azioni politiche che, finché si è trattato di raccogliere voti, si sono criticate ed osteggiate. Fino a ieri ‘Masanielli’ contro il sistema, ed oggi ‘galoppini’ dello stesso.
“Ovviamente, per il loro modo di vedere e di fare politica, è tutto legittimo. Il tradimento degli elettori val bene una poltrona. Altrettanto ovviamente, provano a non perdere l’elettorato, a mascherare il tradimento, usando le parole ‘centrodestra’ e ‘moderati’. Ma questo è solo l’ultimo tentativo di non aggravare la figuraccia di aver scambiato la poltrona con le idee. Noi che di centrodestra siamo per convinzione e non per opportunismo – conclude Rosa -, che siamo di centrodestra per idee e non perché dobbiamo, in qualche modo, nascondere il tradimento, insomma noi che siamo fedeli ai nostri elettori, al popolo sovrano ed ai nostri ideali continuiamo a restare fermi oppositori al ‘sistema’ di centrosinistra che ha distrutto la Basilicata e che sta distruggendo l’Italia”.
Nuovo centrodestra, Mollica replica a Rosa e Latronico
“Appaiono quasi paradossali le esternazioni consegnate alla stampa dal consigliere Rosa e dall’on. Latronico. Una reazione puerile che non meraviglia più di tanto trovando il suo fondamento nel modus operandi in politica dello stesso, improntato, da sempre, su un no ‘a prescindere’ e sull’errata convinzione che per assolvere al proprio compito verso gli elettori fosse bastevole un parlottare senza costrutto , senza alcun risultato concreto per la comunità. Si è parlato di tradimento, di aver scambiato la poltrone con le idee, accuse che rispedisco al mittente perché non mi appartengono. Il consigliere Rosa dimentica, volutamente, che l’Udc aveva chiuso accordi elettorali solo programmatici e non politici con il centro destra e che con il passare del tempo questi accordi sono venuti meno, anche in termini di coinvolgimento su azioni serie, preferendo coinvolgere altre sigle (Movimento 5 stelle) solo per paura di vedere minato il suo sogno di posizionamento futuro, noto a tutti! Di quale fedeltà verso gli elettori parla? Conosco personalmente ogni singolo mio elettore e la stima che nutrono nei miei confronti si è costruita nel tempo. Non abbiamo nulla in comune, né la storia politica di moderato quale io sono, né quella futura. Lo scenario politico è in continua evoluzione ed il progetto ‘area popolare’ mira a dare risposte concrete e reali alla comunità, la stessa comunità che mi ha permesso di essere qui in Consiglio regionale a rappresentarli”.