“Non ci sono dubbi sulla volontà del Dipartimento di coinvolgere tutti i soggetti rappresentativi nei processi che riguardano l’agricoltura regionale. Mi sembra, però, assolutamente inopportuno parlare di “monitoraggio” in riferimento alle attività svolte dall’Associazione regionale allevatori (Ara), soggetto libero di organizzare e attuare le proprie azioni in un sistema di autonomia seppure di condivisione degli indirizzi politici”. Lo afferma l’assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Francesco Fanelli, rispondendo al consigliere regionale Luca Braia.
“Mi rammarico per quanto comunicatomi dai rappresentanti di Agrinsieme circa il paventato mancato coinvolgimento nell’organizzazione dell’evento “AlleviAmo futuro Expo Matera 2019”, organizzato dall’Ara e in programma nel fine settimana. Dal canto nostro, abbiamo prontamente accolto la segnalazione di Agrinsieme e l’abbiamo evidenziata con fermezza ai vertici dell’Associazione allevatori, perché riteniamo ingiustificata qualsiasi esclusione.
Certo cosa diversa è l’opera di indirizzo politico propria della Regione e del Dipartimento – aggiunge Fanelli – rispetto a un coinvolgimento nelle fasi organizzative di un evento o di manifestazioni. Come certamente saprà Braia, la Regione non attua ma, nella logica della sussidiarietà che è principio fondamentale espresso già nello Statuto, favorisce l’iniziativa delle formazioni sociali per lo svolgimento delle attività di interesse generale. E’ proprio in questo modo che si evitano quelli che il consigliere Braia chiama inciuci e si assicura un atteggiamento imparziale e disinteressato attento solo ad assicurare la coerenza e il rispetto degli indirizzi politici.
Per quanto riguarda la manifestazione in questione, comunico che la Regione Basilicata non ha previsto un contributo aggiuntivo e specifico. Eventuali spese relative all’evento potranno essere valutate e ammesse a finanziamento esclusivamente nell’ambito e nei limiti della convenzione in essere con l’Ara e del Regolamento europeo 702/2014.
Per ciò che attiene, poi, la politica attuale, al di là di ogni facile comunicazione di buoni intendimenti, all’attuale governo regionale e al Dipartimento sono ben chiare e definite la strategia e le politiche per l’agricoltura lucana.
La strategia di breve periodo è concentrata sul garantire i pagamenti ancora non effettuati agli agricoltori beneficiari delle misure di sostegno e al conseguente utilizzo delle risorse comunitarie previste dal Psr Basilicata. In verità più che di strategia si tratta di una forte azione tattica tesa a porre rimedio a situazioni ereditate dalla precedente amministrazione e che rischiano di condizionare gli sforzi per il conseguimento di questi obiettivi di breve periodo.
Basti pensare alle carenze organizzative che impediscono la fluidità dei pagamenti e il veloce avanzamento della spesa che sostiene gli investimenti delle imprese agroalimentari.
Nel medio periodo l’attuale governo regionale e la struttura tecnica sono già fortemente impegnati e coinvolti nelle attività di programmazione della nuova Politica agricola comunitaria post 2020, che sarà definita con il confronto continuo e costruttivo con il partenariato economico e sociale, sulla base degli orientamenti comunitari, degli indirizzi nazionali e delle verifiche dei risultati conseguiti nell’attuale periodo di attuazione, valorizzandone tutti gli elementi positivi, quali ad esempio il sostegno ai giovani, le azioni di sviluppo integrato, l’agricoltura di qualità, i processi innovativi applicati all’agroalimentare.
Invito, perciò, l’opposizione ad innalzare l’asticella del dibattito politico puntandola non su polemiche sterili e capziose ma su un confronto serio e fattivo per risolvere i problemi che attanagliano il mondo agricolo”.