“Intervenire con tempestività ed urgenza per evitare cha da un giorno all’altro possano piovere autorizzazioni per nuovi impianti e garantire così che il patrimonio paesaggistico e ambientale lucano possa essere definitivamente sconvolto per effetto dell’installazione di impianti eolici e fotovoltaici di macrogenerazioni previsti dal piano Piear”. È il monito del consigliere regionale Alfonso Ernesto Navazio, che, attraverso un emendamento introdotto all’assestamento di bilancio 2013/2015 sulle Norme in Materia di energia e Piano di indirizzo energetico ambientale regionale, risponde al grido di allarme del Coordinamento delle associazioni nazionali a tutela del territorio e del paesaggio lucano.
“Attraverso il provvedimento si mira ad una rivisitazione del Piano PIEAR, oggi inadeguato – fa notare Navazio trovandosi d’accordo con quanto più volte ribadito dal Coordinamento delle associazioni – rispetto alle Linee Guida nazionali in materia ed allo stesso art.9 della Costituzione”. Con l’emendamento, si affida, tra le altre cose, al Comitato Tecnico Paritetico di esprimersi obbligatoriamente per il rilascio dell’autorizzazione unica. Una supervisione, dunque, sull’impatto paesaggistico degli impianti progettati ed in via di approvazione.
“L’emendamento – sottolinea Navazio – riveste i caratteri di estrema urgenza considerato anche che nelle ultime settimane si stanno approvando impianti eolici e fotovoltaici a ritmi impressionanti. È il momento dove il Governo regionale si responsabilizzi dinanzi ad un tema importante quanto vitale come l’ambiente. È chiamato a fare dunque delle scelte responsabili per evitare che venga autorizzato il cambiamento dei connotati del nostro paesaggio regionale”. “Si tratta anche dell’occasione – ribadisce l’esponente di Scelta civica – per dare una risposta definitiva alle associazioni ambientaliste che da tempo, rispetto al bene comune ambiente e paesaggio, quale retaggio prezioso della nostra storia regionale, chiedono che venga fatta chiarezza su chi è dalla parte della sua sistematica alterazione e chi è invece a favore della sua tutela e valorizzazione, quale risorsa prioritaria per la costruzione del nostro futuro, dando spazio a fonti di energia rinnovabili rispettose di quella risorsa”.
Con l’approvazione dell’emendamento, la Giunta regionale definisce le modalità di adeguamento dell’esame istruttorio delle istanze, relative ad autorizzazioni per la realizzazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili, alle norme del P.I.E.A.R.
Un auspicio, da parte di Navazio, affinché si eviti “che il nuovo Governo regionale che si insedierà a fine anno, possa prendere atto di una montagna di licenze ad uccidere il nostro ambiente ed il nostro paesaggio, ormai irreversibili”.
Il secondo emendamento presentato dallo stesso Navazio vuole invece contribuire a “stabilizzare” l’attività dell’attuale commissariamento dell’Agenzia Lucana per lo Sviluppo e Innovazione in Agricoltura (A.L.S.I.A) , “considerate – fa notare il consigliere – le proroghe a singhiozzo concesse finora, altrimenti privato di specifiche attività di iniziativa con un orizzonte temporale che permetta di espletare compiutamente l’attività dell’Agenzia”.
È sulla base di queste ragioni che, attraverso il provvedimento presentato, si chiede che la gestione straordinaria dell’Alsia, venga prorogata al 31 dicembre 2014 per evitare quel vuoto amministrativo che inevitabilmente ci sarebbe se venisse invece approvato il ddl di assestamento con scadenza al 31 dicembre. “Dare così un ragionevole tempo alla nuova Giunta, che probabilmente non sarà più quella di centro sinistra – immagina Navazio – ma dare il tempo necessario a quella nuova che si formerà di elaborare con criterio il nuovo disegno amministrativo, di lavorare sulla nuova governance”.
Il Piano casa è invece l’oggetto del terzo emendamento all’assestamento di Bilancio riferito alla legge regionale n. 25 del 3 dicembre 2012 (la cosiddetta “Legge Casa”). L’obiettivo del provvedimento “è quello di fornire ai cittadini interessati la possibilità di dar luogo ad interventi straordinari per il rilancio dell’economia e finalizzati alla riqualificazione urbanistica, architettonica, strutturale ed ambientale degli edifici esistenti. Se non venisse prorogata la data di scadenza al 31 dicembre 2014, l’effetto sarebbe inevitabilmente quello di una scarsa opportunità per tutti coloro che ne potrebbero beneficiare”.
Migliorare la qualità e la sicurezza del patrimonio edilizio esistente, favorire il risparmio energetico e l’uso di energia rinnovabile e, ancora, ridurre il consumo dei suoli attraverso il riutilizzo del patrimonio edilizio esistente. Sono solo alcuni degli obiettivi della legge regionale. Dal testo, che punta molto anche alla tutela del territorio e si esprime sugli strumenti urbanistici necessari alla salvaguardia e allo sviluppo del comparto, si evince come la legge intenda non rivoluzionare il sistema imprenditoriale nell’edilizia, ma permettere a imprese, Comuni e singoli cittadini di costruire o procedere a piccoli interventi. Ecco perché solo attraverso la proroga al 2014 – dichiara Navazio – si darebbe una reale opportunità al mondo edile. Da qui a dicembre è chiaro che non si farebbe in tempo ad incentivare”.
“Infine Navazio auspica che la Giunta non presenti un maxi emendamento dal solo sapore pre elettorale ma che, se proprio debba farlo, sia esclusivamente nell’ottica dell’interesse generale dei cittadini tenuto conto del tempo che vi diamo e nella condizione di essere dinanzi ad un Consiglio regionale sciolto e ad una Giunta dimissionaria”