Pio Abiusi -in rappresentanza dell’Associazione Ambiente e Legalità di Matera entra nel merito delle scelte politiche del Governatore Pittella che riguardano la nomina dei quattro assessori e traccia un’analisi di quello che dovrebbe fare Pittella per dimostrare di avere le qualità per avviare quella che ha definito una “rivoluzione democratica” almeno per le questioni di carattere ambientale. Di seguito la nota integrale di Pio Abiusi inviata alla nostra redazione.
Ai Gladiatori viene dato anche l’orologio?
Dubitiamo che questo avvenga ed infatti la Regione è senza governo politico da circa un anno e sono passati 2 mesi da quando il 40% del lucani, voti validi, si recò alle urne. Il nuovo Governatore ha dettato i compiti ai nuovi assessori, inviando loro una lettera ma la macchina è ferma perchè bisogna stabilire, con la bilancia del farmacista, chi saranno i nuovi Direttori Generali. Ci si augura che la scelta sia fatta principalmente per le capacità professionali più che per l’appartenenza come comunemente accade. A noi va di soffermarci su quella indirizzata al Assessore Berlinguer perchè ha molti punti in ombra. Viene dato come prioritario la riforma dell’Arpab, ogni cosa è perfettibile, ma l’Agenzia oggi non è più quella di Sigillito di 4 anni fa. Oggi i monitoraggi si fanno ed i risultati non finiscono nei cassetti ignorati. E’ la struttura politico-tecnica territoriale a dover fare le valutazioni e questo quasi mai accade. Di sicuro questa mutata situazione da fastidio a qualcuno ed è evidente. Le priorità sono altre quali la gestione dei rifiuti, l’impegno per la raccolta differenziata, la nomina di un commissario per quei comuni latitanti, un piano di gestione dei rifiuti volto al riciclo. L’impegno è posto ,invece, solo alla gestione delle discariche che tra l’altro inquinano- tutte- ed al loro ampliamento.
Nella struttura regionale, pur con contratti a termine, abbiamo funzionari immessi proprio per questo compito: favorire l’attività delle discariche.
I rifiuti, è risaputo, sono un ottimo affare da quando nascono a quando si sotterrano. Nel Marzo dello scorso anno, di concerto con l’allora assessore Viti, il neo Governatore intervenne circa il trasporto delle acque di strato rivenienti dai pozzi petroliferi. In altre Regioni quell’intervento si sarebbe chiamato con altro nome perchè l’Eni aveva applicato il codice etico. I camion che impuzzoniscono mezza Basilicata, concorrono alla caduta di ponti- pur se vetusti-, la “remotizzazione” della puzza, gli scrubber costruiti con risorse pubbliche a vantaggio di una azienda privato-pubblica in cui come al solito l’utile è del privato e le perdite del pubblico sono tutte cose sulle quali andrebbe fatto chiarezza. Perchè non si costruisce un idoneo depuratore in prossimità dei pozzi? Questo ci si attende dai Gladiatori. Fenice continua ad operare e le falde risultano essere inquinate cosa fa le Regione per mettere fine ad una situazione che è divenuta insostenibile , furono fatti tanti tavoli e tante commissioni ma tutto è esattamente fermo a 5 anni quando “ ufficialmente” fu scoperto l’inquinamento delle falde acquifere. Le procedure di tutela ambientale e paesaggistica sono ignorate pur se previste da decreti, richiamati dalla magistratura e da lettere circolari del MATTM , queste sono le priorità. Temiamo che non si voglia mettere mano a queste cose se non prima che la Basilicata venga devasta anche dall’aspetto paesaggistico. E’ facile parlare di politica europea 20-20-20 che porta al ripensamento di uno sviluppo energetico e ambientale in chiave sostenibile. Sostenibile a che! se poi la Basilicata con i suoi bassi consumi energetici esporta un po’ di tutto: energia da fonti fossili ed energia da rinnovabili, Eravamo riusciti a salvare il territorio dalla aggressione delle pale eoliche e delle distese di pannelli solari ma adesso grazie al Piear dissennato, ad un ufficio Energia che si muove a ruota libera e quello di Compatibilità Ambientale rivolto ad “altro” il nostro territorio è aggredito e che gioia vedere 226 ettari disseminati di specchi in luogo della coltivazione del pomodoro o di quanto altro su terreni irrigui. Questo è Governatore Pittella solo una sveglia di quello orologio che ai gladiatori non viene fornito. L’intervento non è, comunque, esaustivo.
Pio Abiusi – Associazione Ambiente e Legalità