C’è ancora un dialogo aperto e costruttivo con la comunità, sul futuro della piattaforma di La Martella. Sul sito, dove si sta chiudendo la fase di bonifica con una vasca che resterà da colmare per 43mila tonnellate, l’Amministrazione comunale vorrebbe realizzare un polo tecnologico basato sull’economia circolare e la valorizzazione del rifiuto, rispettando i princìpi dei documenti normativi internazionali in materia di salute pubblica e tutela dell’ambiente. A chiarirlo è il sindaco, Domenico Bennardi, che apprezza il lavoro di confronto avviato dall’assessore all’Ambiente Massimiliano Amenta. Il dato certo è che a La Martella non ci sarà più una discarica di rifiuti solidi urbani, con il conseguente danno ambientale arrecato in passato. Quei luoghi e quelle infrastrutture potrebbero essere ammodernati e resi nuovamente produttivi per la valorizzazione energetica pulita del rifiuto, purché tutto avvenga nel pieno rispetto della salute pubblica e dell’ambiente. Per favorire il più possibile un percorso di dialogo e approfondimento con la comunità, il sindaco ha chiesto più tempo alla Regione Basilicata, la quale attende una decisione del Comune di Matera per completare il Piano regionale dei rifiuti con la destinazione d’uso della piattaforma di La Martella, ovvero se si procederà alla chiusura passiva, o al rilancio produttivo. Il sindaco ha comunicato all’ufficio Compatibilità ambientale della Regione che: «Al fine di individuare la soluzione impiantistica che garantisca il minor impatto sull’ambiente, e nel contempo assicuri il più ampio coinvolgimento dei portatori d’interesse e di tutta la cittadinanza interessata al processo decisionale -si legge nella lettera di Bennardi- il Comune di Matera ha avviato confronti e incontri diretti con associazioni di categoria, Ordini professionali, associazioni di cittadini, associazioni di imprese, così da raccogliere e valutare proposte sul futuro della piattaforma di trattamento dei rifiuti solidi urbani di “La Martella”. Tale processo partecipato -rimarca il sindaco- vedrà la sua definizione in occasione del prossimo consiglio comunale aperto, previsto per fine gennaio 2024, durante il quale alla luce anche della positiva conclusione della procedura di infrazione comunitaria, sarà individuata la migliore soluzione impiantistica, che assicuri il corretto equilibrio in termini di sostenibilità e costi-benefici per il Comune di Matera e per la cittadinanza tutta. All’esito dei lavori delle competenti commissioni consiliari, questo ente si curerà di comunicarne tempestivamente le risultanze». In conclusione il sindaco auspica: «Comportamenti più responsabili da parte di chi, in ambito politico, sta alimentando e fomentando paure di un passato che non intendiamo far ritornare più».
Gen 15