Angelino (Commissario Udc provincia di Matera): “Con la nomina a commissario del Crob il presidente Bardi riconosce alla Pulvirenti il dono dell’ubiquità mentre l’ospedale di Matera è completamente abbandonato”. Di seguito la nota integrale.
Il 18 ottobre scorso la giunta regionale ha deciso di commissariare l’IRCSS Crob di Rionero in Vulture, “indicando il nome di Sabrina Pulvirenti quale commissario, nelle more delle procedure per la nomina del nuovo direttore generale, come previsto dalla normativa”. Questa in sintesi la notizia delle Regione Basilicata in merito alla decisione di avviare una gestione commissariale al Crob di Rionero in Vulture con la nomina di Sabrina Pulvirenti, che ricopre già l’incarico di direttore generale dell’Asm. Se si considera la situazione drammatica in cui versa l’ospedale di Matera ci chiediamo per quale ragione Bardi abbia deciso di sottrarre alla Pulvirenti alcune ore del suo incarico all’Asm per dedicarsi anche al Crob di Rionero quando sarebbe opportuno che si concentrasse sull’ospedale di Matera per dare risposte alle numerose richieste che arrivano dall’utenza. Dal pronto soccorso alle liste d’attesa, dal personale ridotto ai minimi termini alla gestione finanziaria. Un ospedale di Matera completamente abbandonato dalla politica regionale, anche perché l’assessore regionale Fanelli non ha mai dimostrato di avere a cuore le sorti del Madonna delle Grazie. Ci aspettavamo molto dalla Pulvirenti invece anche lei ha deluso le aspettative. Come se non bastasse adesso dalla Regione Basilicata arriva anche un altro incarico per lei, quello di Commissario del Crob. La domanda sorge spontanea. Ma la Pulvirenti avrà il dono dell’ubiquità? Per Bardi evidentemente sì. Il problema è che a Potenza non si rendono conto o, peggio ancora, fanno finta di ignorare la situazione in cui versa l’ospedale Madonna delle Grazie di Matera e tutta l’Azienda Sanitaria Matera (Asm). La Pulvirenti non ha risolto alcun problema da quando è stata nominata e la situazione negli ultimi anni è peggiorata ulteriormente. La Regione Basilicata invece ritiene che la Pulvirenti sia la persona giusta a cui affidare un altro incarico dopo quello già ricevuto per l’Asm. Dunque in 5 giorni lavorativi secondo Bardi e Fanelli la Pulvirenti deve occuparsi di Asm e di tutti i problemi della Sanità del Materano e del Crob, che non è proprio ad un tiro di schioppo da Matera, visto che si trova a Rionero in Vulture. La Regione Basilicata continua ad umiliare in questo modo l’utenza materana, che ha la necessità di rivolgersi all’ospedale di Matera perché non da qualche mese non può più trasferirsi al Miulli di Acquaviva delle Fonti, a seguito del mancato rinnovo della convenzione tra le Regioni Puglia e Basilicata. Caro Bardi, la Sanità materana cade a pezzi e lei preferisce premiare la Pulvirenti con altro incarico. Anche la segreteria regionale della Cisl Medici. In una lunga e circostanziata nota inviata al presidente della Giunta regionale, all’assessore alla Sanità, nonché alla prima e alla quarta commissione del Consiglio regionale, aveva fatto notare attraverso un comunicato che “la decisione assunta nei giorni scorsi dalla Giunta di commissariare il Crob di Rionero apre ampi spazi di perplessità rispetto a questioni, sia di merito procedurale che di visione programmatica del governo politico regionale. Fermo restando la necessità di intervenire subito per ridare un assetto strategico stabile all’istituto, lasciato per troppo tempo in balìa di stesso, con un direttore generale assente e lontano dall’esercizio delle sue funzioni e con le vacatio determinatesi negli ultimi mesi a seguito dell’abbandono degli incarichi dapprima del direttore sanitario e poi del direttore scientifico, il provvedimento di nomina della dottoressa Pulvirenti a commissario straordinario del CROB suscita non poche preoccupazioni”.
Il problema è che ad essere preoccupati, anzi allarmati, sono tanti cittadini che non possono più curarsi per colpa di una cattiva gestione politica della Sanità nel Materano da parte di Bardi e compagni. Fino a quando i cittadini di Matera e provincia dovranno sopportare queste ingiustizie? Curarsi è un diritto nel nostro Paese ma a quanto pare non lo è in Basilicata. .