Giovanni Angelino, responsabile provinciale Verdi, in una nota si chiede se il Comune di Matera sia diventato uno stipendificio. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
La frase “a Fra’, che te serve” era diventata dagli anni Ottanta un modo di dire per indicare il sistema di potere della Prima Repubblica fino a Tangentopoli.
Certo sono anni andati…si spera, ma questo era compito della magistratura.
Ma limitandoci a leggere le recenti deliberazioni della Giunta De Ruggieri relative al piano triennale del fabbisogno del personale che appunto dovrebbe essere adottato all’inizio del triennio e, salvo fatti emergenziali non prevedibili, rimanere valido per l’intero periodo, scopriamo tanti bei altarini.
Il Sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri, difatti, cambia idea ogni tre mesi, adottando sei piani triennali in questo anno e mezzo dal suo insediamento, aggiungendo e togliendo posti asseconda le esigenze del momento o, ci viene da dubitare, asseconda le richieste da accontentare.
Con le modifiche messe a punto ogni volta sono state inseriti posti per figure professionali e con procedure ben definite che lasciano trasparire, a ben vedere, anche i nominativi dei destinatari.
Insomma uno stipendificio, alla stregua del tanto biasimato sistema del “a fra’ che te serve?” e violando le più elementari norme dettate dalla Costituzione Italiana che predilige il Concorso pubblico per l’assunzione alla Pubblica Amministrazione a danno della dilagante disoccupazione intellettuale di Matera che viene esclusa dalla possibilità di partecipare alle selezioni per la collocazione occupazionale presso il Comune di nascita.
Senza parlare del pasticciaccio che ha imbastito per le 27 assunzioni a tempo determinato per Matera 2019. Prima assume personale da Potenza fino al 31 gennaio, poi proroga a questi lavoratori il contratto per altri due mesi e, nel contempo, revoca l’accordo per effettuare i bandi per la copertura dei 27 posti tramite il Formez per affidarli a una ditta locale.
In buona sostanza i concorsi, nella migliore delle ipotesi, si svolgeranno non prima della fine dell’estate, agli attuali assunti si faranno altre proroghe e ai nuovi vincitori toccherà ricominciare da capo per conoscere la macchina comunale. Un vero e proprio pasticcio da principianti allo sbaraglio.
Senza trascurare la rabbia dei dipendenti comunali che si vedono scavalcati dai nuovi assunti, percepiti come “re travicello caduti allo stagno”, senza poter essere messi nella condizione di dimostrare tramite un concorso il loro accresciuto valore professionale.
Il Sindaco De Ruggieri, se è capace, deve spiegare alla città le ragioni di questi repentine mutazioni di idee in merito al piano occupazionale, ben 6 in 18 mesi, in media uno ogni 3 mesi, e del perché ha affidato prima al Formez i concorsi per Matera 2019 e poi dopo un anno ha revocato l’incarico, ricominciando da capo.
Giovanni Angelino, responsabile provinciale Verdi