Il materano Giovanni Angelino, iscritto al partito dei Verdi, annuncia che “voterà no al referendum costituzionale di ottobre”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Nel prossimo mese di ottobre anche i cittadini lucani saranno chiamati nuovamente alle urne per bocciare o approvare la riforma prevista dal Governo Renzi contenuta nel cosiddetto referendum costituzionale.
Renzi prova ad ingannare gli italiani raccontando che la sua riforma prevede il taglio delle poltrone occupate dai senatori ma sa bene che non è proprio così.
Se passasse questa riforma il Senato perderebbe il potere legislativo che sarebbe concentrato solo nella Camera dei Deputati. Se passa la riforma il Senato comunque non sparisce come vuole far credere Renzi perchè sarebbe formato da 74 consiglieri regionali nominati dai rispettivi consigli regionali, più 21 sindaci e 5 membri nominati dal presidente della Repubblica. Quindi un Senato composto da 100 senatori che saranno eletti secondo quanto prevede la riforma “in conformità alle scelte espresse dagli elettori per i candidati consiglieri in occasione del rinnovo dei medesimi organi”. Allora di cosa stiamo parlando? Si illudono i cittadini raccontando frottole perché il Senato non potrà legiferare ma in realtà se passa il progetto di Renzi vedremo un Senato dimagrito perché ci saranno 215 persone in meno ma comunque attivo perché la presenza di 100 persone impone comunque elevati costi di gestione. Ecco perché la riforma non mi convince. Si tratta secondo me di una riforma che assomiglia ad un bluff e quindi annuncio ufficialmente il mio voto contrario al referendum costituzionale di ottobre.
Ma questo referendum rappresenta anche una grande occasione per mandare un chiaro messaggio alla nostra classe politica. Con il no al referendum diremo no al governo Renzi e a tutti i renziani presenti in Basilicata, che stanno continuando ad illudere i cittadini lucani con i numeri di uno sviluppo che in realtà è solo nella testa del governatore Pittella e di tutti coloro che approvano la sua linea politica. La Basilicata ha già dimostrato di saper esprimere con forza il suo pensiero superando il quorum in occasione del referendum sul petrolio, che Renzi ha provato in tutti i modi a respingere. Adesso invito i cittadini lucani a votare no al prossimo referendum costituzionale di ottobre. Tutte le riforme attuate finora da Renzi, dal lavoro alla scuola, non hanno prodotto nulla di buono e se questa volta i cittadini hanno la possibilità di fermarlo attraverso l’arma del voto non devono lasciarsi sfuggire questa grande occasione. Votiamo no per mandare a casa Renzi e la classe politica lucana asservita al suo “padrone”.
Giovanni Angelino (Verdi)