Angelo Sanza: “Terzo Polo occasione da non perdere per i cattolici democratici”. Di seguito la nota integrale.
Aggregare nuove energie, costruire una vera alternativa al finto bipolarismo creato dagli schieramenti, garantire una casa ai popolaried ai riformisti, costruire nel solco della prospettiva europeista fatta di solidarietà tra Paesi e comunità, una identità comune che affronti e risolva i problemi in prospettiva e non solo vivendo alla giornata.
È su questi temi e sulla scelta fatta da Draghi e della sua agenda, che la componente storica che aveva aderito a Centro Democratico e che fa riferimento all’on. Angelo Sanza, ha deciso di avviare un serio e proficuo rapporto con il costituendo Terzo Polo.
Non è il problema di adesione ad Azione o a Italia Viva, soggetti fondanti della nuova alternativa politica italiana ma di garantire e dare voce ai tanti amministratori comunali, ai Sindaci ai loro sostenitori, una voce autorevole per affrontare i temi vivi delle nostre comunità locali che nelle scelte fatte in questi anni hanno trovato voce e ascolto solo negli amministratori locali.
Interpreti di questo bisogno dei nostri concittadini, crediamo che la politica di una sinistra massimalista che rischia di essere prigioniera dei tanti no che verranno nei settori del risparmio energetico, dello smaltimento dei rifiuti, delle nuove forme di produzione, non può interpretare questo bisogno vero e sentito anche in regioni piccole come la Basilicata o negli altri territori a cui come Centro Democratico avevamo dedicato tempo e attenzioni.
Lo stesso discorso vale per quel Centro destra, prigioniero degli istinti isolazionisti nel contesto mondiale, che vuole annientare lo spirito solidaristico di accoglienza di chi ha bisogno, che aumenta il divario tra Nord e Sud e prepara l’autonomia differenziata che nessun provvedimento populistico a livello locale potrà mai attenuare.
Ecco il senso del ragionamento, che sarà anche minoritario, ma che parla alla coscienza dei nostri amici, dei nostri elettori e di quanti nel solco del popolarismo sturziano, difficile da far comprendere ai nostri giovani ma necessario per immaginare una comunità coesa, che ci porta a chiedere di sostenere il Terzo Polo e gli uomini che con coraggio hanno deciso di intraprendere una battaglia di libertà difronte ai soprusi ed alle imposizioni che le segreterie politiche nazionali pensano di utilizzare per soggiogare gli spiriti liberi delle nostre regioni anche con candidature fuori contesto e disarticolate dal territorio.