Antonio Ingroia, leader della lista del Popolo per la Costituzione ha raggiunto la città di Matera per un incontro elettorale al Palace Hotel. Ad accoglierlo i candidati lucani Domenico Lence e Giuseppe Di Bello. Di seguito l’intervista rilasciata da Antonio Ingroia per SassiLive.
Dopo l’esperienza di Rivoluzione Civile ritorna in campo per queste elezioni politiche 2018 con quali obiettivi? “Alla luce di quell’esperienza che fu importante e che ci portà a sfiorare il milione di voti e quindi ad entrare in Parlamento, oggi ricchi di quella esperienza la rilanciamo in un segno ancora più importante e positivo. Abbiamo tolto di mezzo le incrostazioni della vecchia politica e dei politici di professione e diamo spazio ai cittadini senza tessera e senza partito con un movimento trasversale. Questo è il momento di appellarsi alla Costituzione Italiana, che non è mai stata nè di destra, nè di sinistra, è stata una Costituzione giusta, libera e per i diritti dei cittadini. Il tema è che questa Costituzione ha subito un assedio continuo dalle logge massoniche, dalle mafie, dalle caste di una politica corrotta, che ha tentato più volte l’assalto, con i Governi di centrodestra nei nomi di Licio Gelli e Silvio Berlusconi e con i governi di centrosinistra nei nomi di Renzi e Napolitano. Sono stati battuti questi assedi, questi assalti sono stati respinti dal popolo della Costituzione e questo popolo della costituzione oggi lo chiamiamo alle urne per una sfida ancora più importante e ambiziosa: non solo difenderla la Costituzione ma attuarla”.
In Basilicata i temi sui quali state lavorando in maniera particolare sono quelli legati all’ambiente e allo sfruttamento del nostro territorio, su tutte le estrazionio petrolifere, cosa ne pensa? “Il tema è sempre lo stesso nelle sue varie declinazioni sui territorio ed è quello della giustizia, la giustizia significa giustizia ambientale, giustizia contro le mafie e la corruzione che sono contro il diritto ad un ambiente sano e pulito per i cittadini. Noi siamo l’unico movimento che ha le carte in regola per contrastare mafia e corruzione per tutelare l’ambiente e quindi i diritti dei cittadini, nel nostro programma ci sono le uniche misure serie per combattere mafia e corruzione, gli altri movimenti non le hanno. Ad esempio stiamo raccogliendo una petizione sul sito change.org per la legge Latorre bis, che vuole estendere ai politici corrotti il sequestro dei patrimoni illeciti. Bene in poche settimane siamo quasi a 150 mila firme, sono convinto che fino al 4 marzo possiamo arrivare a 1 milione di firme. Ma il fatto importante è che anche il Movimento 5 Stelle ha aderito alla nostra sottoscrizione. Ringrazio i 5 Stelle per quanto hanno fatto ma bisogna essere coerenti. Non bisogna essere coerenti soltando a parole sottoscrivendo la nostra petizione e accodandosi al nostro appello ma presentando candidati credibili e non come Caiata indagato per riciclaggio”.
Sul lavoro cosa può dire? “La Costituzione all’articolo 1 dice che è fondata sul lavoro e che chi lavora ha diritto ad una retribuzione dignitosa. Questo in Italia non avviene, non c’è lavoro e il poco che c’è è precario. Dall’altra parte si sono incentivati fenomeni migratori che hanno determinato una guerra tra poveri, tra disperati in fuga da territori di guerra e poveri disgraziati italiani in situazioni di precarietà. Cosa fare? Si deve fermare l’emorragia di migranti in fuga dalla guerre e fermando quindi le guerre. L’Italia alimenta le guerre con i propri soldi impiegando militari in missioni di guerra contrabbandate con missioni di pace e con le proprie industrie belliche che aumentano il fatturato vendendo armi in Italia e all’estero. L’Italia spende 60 milioni di euro al giorno in spese militari che potrebbero essere impiegate per rilanciare lo stato sociale, la sanità pubblica, la scuola pubblica e lo stato non assistenziale ma sociale. Noi siamo contro il reddito di cittadinanza ma noi proponiamo un piano di pieno impiego. E’ una follia? Non c’è copertura finanziaria? Non è vero. Noi abbiamo una manovra finanziaria di 200 miliardi di euro in tre anni fondata sulla moneta fiscale complementare che significa valorizzazione dell’unica banca pubblica che disponiamo, ovvero la Cassa Depositi e Prestiti che può emettere i certificati di credito fiscale, una moneta parallela non convertibile in euro e che quindi non determina un aumento del debito pubblico che darebbe ossigeno alla nostra economia e immetterebbe liquidità nel mercato finanziario, consentirebbe alle piccole e medie imprese di ripartire, quindi più sviluppo e più posti di lavoro”.
Sulla sicurezza cosa pensa Ingroia, ci saranno più risorse per le forze dell’ordine? “La giustizia e le forze di polizia sono in difficoltà in termini di mezzi e fondi. Ricordo quando ero pubbico ministero a Palermo all’inizio della mia carriera nel 1992 c’era un dispiegamento di uomini e mezzi straordinari e i risultati si sono visti oggi i Palazzi di giustizia sono con le luci spente. Anche in questo caso va fatta una inversione ad U. Le risorse impegnate nelle missioni militari impieghiamole sulla sicurezza pubblica. Dall’altro lato non nascondiamoci dietro un dito: la insicurezza che sente il cittadino non è solo legata all’ordine pubblico ma anche insicurezza sociale. Se ci fosse meno miseria, meno poverà ci sarebbe anche meno aggressività e meno criminalità. E se uno Stato degno di questo nome deve applicare la Costituzione e il famoso articolo tre in cui si dice che lo Stato si assume la responsabilità di rimuovere le diseguaglianze. La diseguaglianza produce anche criminalità, l’eguaglianza la combatte”.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’incontro con Antonio Ingroia (foto www.SassiLive.it)