Antonio Melfi (Consigliere Comunale di Tricarico): “Indennità sì, presenze no”. Di seguito la nota inviata alla nostra redazione.
Gli assessori ed i consiglieri comunali di Tricarico, quelli del gruppo di maggioranza “Radici e Futuro”, dei giovani nuovi, trasparenti, innovativi e creativi, quelli che si sono presentati agli elettori come coloro che avrebbero finalmente dato vita, vitalità e soprattutto futuro al paese ed ai suoi abitanti, quelli che compongono la “squadra” di ragazzi ai quali il Sindaco allenatore lascia spazio e strada affinché “si facciano un po’ di clientela” (citazione testuale nella seduta consiliare del 30 luglio 2019), sono stati davvero alquanto lungimiranti. Ben prima che il Consiglio Comunale del 25 settembre scorso approvasse il Regolamento del diritto di accesso dei consiglieri, regolamento i cui articoli e le cui procedure di proposta ed approvazione sono state segnalate, dal gruppo di minoranza “Cristianamente Riprendiamo a dialogare” alle autorità competenti, hanno posto in essere un rispetto ossequioso della norma di accedere al comune secondo gli orari e nei giorni prestabiliti, ovvero limitando al massimo la loro presenza nella casa comunale.
Nonostante si abbia qualche immagine impressa nella memoria di qualche consigliere comunale o di qualche parente o affine di qualche amministratore che ha rimarcato la sua presenza fra le stanze e gli uffici del municipio, l’analisi degli atti amministrativi restituisce un quadro a dir poco sconfortante della presenza, e quindi della attenzione alla comunità dei cittadini, in questi primi quattro mesi di Amministrazione “Radici e Futuro”.
Partiamo dall’allenatore, sempre presente sugli spalti ma solo di passaggio nella stanza del sindaco:
è molto improbabile che un cittadino tricaricese possa incontrare il Sindaco nella sede municipale e nei giorni in cui gli uffici comunali sono aperti ed accessibili al pubblico. A meno che il cittadino non voglia chiedergli un appuntamento domenicale sugli spalti del campo sportivo con il sottofondo dei cori ultrà. Lo stesso trattamento, a quanto è dato sapere, il Sindaco futurista riserva anche ai suoi colleghi amministratori, che per prendere accordi per problematiche che interessano vari Comuni, devono fare una lunga trafila, nemmeno si trattasse del presidente della Repubblica.
Non da meno sono gli assessori comunali:un totale di 18 giunte nei quattro mesi giugno – settembre, tutte ai limiti della sussistenza del numero legale. Nessuna infatti di questa 18 giunte ha visto la presenza di tutti e quattro gli assessori: il Comune di Tricarico, in buona sostanza, fino ad oggi, è stato governato (perché la giunta è l’organo amministrativo che decide e detta la linea politica) per il 70% delle riunioni da tre soli componenti per il restante 30% da quattro componenti.
È così che si onora il consenso elettorale? È così che si porta rispetto e riguardo ai cittadini di Tricarico che hanno premiato la proposta dei futuristi? È così che ci si impegna per cambiare il paese, come è stato ampiamente promesso e propagandato da questi “giovani” nuovi, volenterosi, trasparenti, competenti?
Aspettiamo risposte dagli assessori, magari in base alla postazione che occupano nella graduatoria delle assenze, nell’ordine 10 assenze, 9 assenze, 7 assenza, 4 assenze. Eppure le indennità che percepiscono, quelli in testa alla classifica addirittura per intero, andrebbero meritate sul campo, cioè quanto meno essendo presenti alle riunioni della giunta comunale.
Se questo è il futuro, chissà dove e come ci ritroveremo…