Aperta a Matera la sede del Centro Studi Leone XIII. Di seguito la nota inviata da Francesco Vespe, Direttore ad interim della sezione di Matera del Centro Studi Leone XIII.
Anche qui a Matera si vuole costituire il centro Studi Leone XIII così come già fatto in regione a Rionero in Vulture. Perché uncentro studi ? Si vuole tentare con esso di ricostituire un’area politico-culturale che si ispiri alla dottrina sociale della chiesa che fu inaugurata dall’enciclica “Rerum Novarum” nel 1891 proprio dal papa Leone XIII. Enciclica che ispirò l’azione politico-culturale di don Sturzo.
Perché un centro studi e non un partito politico (per ora) ? Ma perché crediamo, in sintonia con il sacerdote di Caltagirone, che in politica occorre prima di tutto:“… non agire da ignoranti, né da presuntuosi. Quando non si sa, informarsi, studiare, discutere serenamente, obiettivamente, e senza mai credere di essere infallibili”. Occorre(va)in altre parole fornire una robusta formazione culturale e spirituale propedeutica all’impegno politico perché soltanto con essa si può scongiurare la cooptazione di cattolici “non formati” da parte dei potentati politici o la tracimazione di essi su posizioni populistiche. Così il popolarismo riteniamo che sia ancora un antidoto potente al populismo ed alla demagogia contrapponendo ad esse, l’arte della mediazione, l’accettazione della complessità delle questioni, la passione per le cose “difficili” da fare per perseguire il bene comune.
Intendiamo partire dalla nostra città perché il messaggio sturzianosull’importanza delle autonomie locali ha ancora una sua potente attualità. Una valorizzazione delle autonomie locali necessarie per includere nella dinamica politica ed allargare la partecipazione ai soggetti e corpi sociali che altrimenti sarebbero esclusi dalla vita democratica del nostro paese.
Il popolarismo fin da subito prese le distanze dalla concezione hegeliana di stato etico (comunismo e fascismo) secondo il quale i valori da mettere in campo avrebbe appunto dovuto forgiarli lo stato. Valori e diritti sono invecepre-esistenti agli stati come ebbe a dire don Strurzo in un suo ormai leggendario intervento parlamentare ormai preda della metastasi fascista. Essi deve solo riconoscerli e tutelarli. Diritti e valori incardinati invece alla persona, ritenuta dalle ideologie hegeliane un “accidente” da poter sacrificare pur di implementare le “società perfette”. Oggi la persona, similmente come negli stati autoritarinovecenteschi, è sacrificata sull’altare di una globalizzazione ispirata da quel materialismo storico, declinata in chiave neo-liberistica e governata dalle potenti multinazionali .
Oggi ha un senso ripercorrere la strada indicata da don Sturzo? Ovvero che senso dovrebbe avere la costituzione di un nuovo partito popolare ? Il simbolo dello scudo-crociato DC lasciamo pure che se lo contendano i reduci sopravvissuti all’affondamento della balena bianca. Noi pensiamo ad un soggetto che deve saper parlare allo spirito delle persone e del mondo come auspicava Mounier. Deve essere in grado oggi di contrapporre al dilagante materialismo storico neo-liberista, gli aspetti immateriali, culturali, storici oggi in dissipazione e calpestati. Pensiamo che esso debba favorire il dialogo delle culture e fra le diversità. Debba lavorare per promuovere un universalismo culturale e spirituale che riconosca, rispetti e valorizzi le diversità per controbilanciare ed arginare quella globalizzazione mercantile neo-liberistica che sta invece mortificando la risorsa sociale dei nostri territori. Dialogo che deve non solo annullare “ostilità e“indifferenza” fra le culture, ma andare persino oltre la loro mera integrazione, promuovendo una loro benefica contaminazione al fine di creare “Res Novae”.Lo vogliamo rilanciare a partire dalle città e dalla nostra città. Per questo anche a Matera vogliamo elevare un appello ai “liberi e forti” e lavorare per dialogare e collaborare con partiti ed associazioni che mettono al centro dei propri valori il dialogo, la moderazione, la laica capacità di abbracciare la complessità delle situazione che la politica è chiamata a fronteggiare ed a cui deve dare risposte, spesso faticose e difficili. Lo vogliamo lanciare per rifuggire da massimalismi e populismi facili quanto irresponsabili che cavalcano l’effimero sondaggismo sui quali scioccamente oggi la politica calibra le sue proposte. Ci vogliamo riprovare perché la politica è prima di tutto esercizio instancabile della speranza. Ci proviamo ancora perché il dialogo debba poter prendere e valorizzare “ il bello” che c’è in noi e tramutarlo in prassi virtuosa capace di rendere migliore la nostra comunità.
Il centro studi non parte qui a Matera da zero. Rapporti e collaborazioni sono state avviate con il fattivo e competente gruppo cittadino di “Azione” al quale chi scrive sta dando il suo contributo per il settore di università e ricerca.E’ ormai quotidianità condivisa il rapporto congli amici della lista di “Matera Libera”, eroicamente presentatisi alle ultime elezioni comunali. La Collaborazione fruttuosa e franca con Italia Liberale Cristianaè ormai realtà consolidata.
Si tratta ora solo di partire! Entro la prima metà di Luglio contiamo di fare la presentazione del centro studi Leone XIII con un’iniziativa in presenza sempre nel rispetto delle norme anti-covid.