Grande adesione sui social alla petizione rivolti ai sindaci dei Comuni del Parco del Vulture per chiedere che venga ritirata la propria candidatura per la presidenza dell’ente. In sole 24 ore hanno già aderito oltre 200 persone.
Di seguito il testo e il link della petizione:
Cari sindaci, non abortite il Parco del Vulture.
Dalle nostre parti spesso ci si ritrova a scagliare lamentele per come vanno le cose, per come viene gestito il territorio, di quante opportunità vengano quotidianamente buttate al vento.
Tra qualche giorno la conferenza dei sindaci dei comuni aderenti al neoistituito Parco del Vulture dovrà selezionare, tra tutti i candidati, una rosa di massimo 5 persone da sottoporre al consiglio regionale che, tra queste, eleggerà il presidente.
Le candidature sono state raccolte nel mese di Agosto (periodo già di per sé un po’ sospetto), sulla base di un avviso pubblico della Regione Basilicata rivolto a tutti quelli con “comprovata esperienza e competenza in materia amministrativa e di tutela, valorizzazione e gestione del patrimonio naturalistico e ambientale”.
Tra le candidature comunque arrivate nei termini, oltre a stimati professionisti del settore, figurano molti dei sindaci che compongono proprio la conferenza che selezionerà le migliori cinque candidature da sottoporre al consiglio regionale.
Tra questi, i sindaci di Atella, Ruvo del Monte, Barile, Rapolla, San Fele e Ginestra.
La competizione demandata alla conferenza dei sindaci rischia di trasformarsi in una vera e propria farsa e di rappresentare un inizio sbagliato per questo sfortunato e tanto prezioso Parco del Vulture, nato dopo un travaglio di vent’anni e oggi a rischio di abortire anzitempo.
Vogliamo quindi sperare che i sindaci ci vorranno rassicurare, rendendoci partecipi di quali saranno i criteri adottati per la scelta degli esperti.
Il bando per le candidature richiedeva a ogni interessato di presentare il proprio curriculum oltre alla domanda di partecipazione.
Si valutino i curricula e si racconti il perché della scelta dei candidati.
Convinceteci, cari sindaci, che è stata la scelta giusta. Dimostrateci che non avete semplicemente distribuito un obolo per calcoli di basso orizzonte e provincialismo. Diteci, invece, che l’orizzonte della vostra scelta è davvero lo sviluppo di questo territorio.
Smentite sul nascere i timori che il Parco del Vulture sarà un carrozzone e pura burocrazia, piuttosto che volano di sviluppo del territorio, della sua agricoltura, delle sue produzioni e del suo turismo.
Non rendetevi responsabili di far perdere a quest’area un altro ciclo, non sarebbe né giusto né responsabile.
I sindaci di buon senso ritirino le proprie candidature. Facciano ciò che è giusto e ragionevole.
Se fossero proposti dei sindaci per la presidenza del Parco, quel bando pubblicato ad Agosto sarebbe addirittura una plateale presa in giro e confermerebbe i timori che si sta andando nella direzione sbagliata.
Se non fosse preoccupante, sarebbe ridicolo, se verrete a raccontarci che tra tutti i candidati, valutati i curricula, i migliori siate proprio voi, senz’ombra di dubbio.
In tutto questo di amore per il territorio non ci sarebbe proprio niente.
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