“L’ennesimo rinvio del Consiglio regionale dopo la sconfitta del centrodestra al Comune di Potenza e i ritardi nella nomina della giunta regionale della Basilicata da parte del presidente Vito Bardi, a due mesi dal voto, è l’ennesimo schiaffo a tutti i cittadini lucani di cui il governo regionale si fa ancora una volta beffa. Ciò, nonostante i tanti problemi in corso e le tante vertenza aperte, a partire da quella dell’area industriale di Melfi”. Lo afferma il segretario generale della Cgil Basilicata, Fernando Mega.
“I ritardi per l’accoglienza dei braccianti stagionali stranieri, i continui incidenti e morti sul lavoro, la questione sanità che – scampato il rischio del commissariamento ufficiale, almeno stando alla comunicazione istituzionale della Regione Basilicata – necessita di un confronto urgente con i sindacati e le parti sociali soprattutto a fronte del mancato accordo con la Regione Puglia, la desertificazione bancaria, il bando di gara per il trasporto pubblico locale, l’assistenza agli anziani e la legge sulla non autosufficienza che resta inapplicata.
Tutte questioni – sottolinea Mega – rimaste in sospeso o portate a compimento in modo unilaterale da questo governo di centrodestra senza il giusto coinvolgimento non solo della massima Assise regionale ma anche dei sindacati, ignorando totalmente gli interessi dei lavoratori e delle lavoratrici. A ciò si aggiungono gli aspetti di carattere più generale, come lo spopolamento e l’autonomia differenziata, che richiedono azioni congiunte e un dialogo costante. La manifestazione indetta ieri a Potenza contro la legge Calderoli con comitati, associazioni, studenti e partiti davanti al palazzo della Giunta, poteva essere l’occasione per lanciare un segnale e aprirsi al confronto. E invece il presidente Bardi era ancora una volta assente, preso evidentemente a discutere di quali poltrone assegnare a chi dopo la riconquista del capoluogo di regione da parte del centrosinistra.
Lanciamo un vero e proprio appello al presidente della Regione Basilicata, “presidente di tutti i lucani” come spesso ha tenuto a dire in campagna elettorale. I tempi sono duri – conclude Mega – Il contesto nazionale e internazionale è difficile. Già paghiamo lo scotto di due guerre e di una pandemia che hanno messo in ginocchio migliaia di lavoratori e imprese. Le calamità naturali poi fanno il resto. La siccità di questi giorni che rischia di compromettere la nostra agricoltura ne è solo l’ultimo esempio. Quindi si faccia presto. Si nomini la giunta adesso. Abbiamo bisogno di interlocutori in carne ed ossa con cui interfacciarci, con l’augurio che sia in modo più serrato e proficuo che della scorsa legislatura”.