Ieri pomeriggio il Senato ha approvato il decreto-legge sulla riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente, il cosiddetto Cuneo fiscale. 130 voti favorevoli, nessun voto contrario, 89 astensioni. A dimostrazione dell’importanza di un provvedimento che i cittadini si aspettavano da troppo tempo.
Molto soddisfatta la senatrice M5S Agnese Gallicchio, che commenta così la notizia: «con questo decreto tagliamo le tasse a 16 milioni di lavoratori. L’art 32 della nostra Costituzione sancisce che “il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”. Finalmente andiamo in questa direzione, andiamo a recepire i dettami costituzionali e veniamo incontro alle esigenze dei lavoratori, sempre ignorate dalla politica».
Come funziona nello specifico la norma? In cosa consiste questo taglio delle tasse? «Il decreto – risponde la senatrice – va a sostituire il “bonus 80 euro” istituito nel 2014 con un trattamento economico più consistente. Dal 1 luglio 2020 ci saranno infatti 100 euro in più al mese in busta paga per i lavoratori dipendenti con reddito entro i 28.000 euro l’anno. 600 euro per i 6 mesi del 2020, 1.200 annui. È prevista poi una detrazione fiscale ulteriore a favore dei redditi da 28.000 a 40.000 euro. L’importo della detrazione è pari a 600 euro in corrispondenza dei 28.000 euro e decresce linearmente fino ad azzerarsi a 40.000 euro».
Ma quanto costa? «Sono stati stanziati fondi pari a 3 miliardi per 6 mesi quest’anno, che diventeranno 5 miliardi nel 2021. Una somma considerevole, che testimonia la serietà del nostro impegno di aiutare i lavoratori, le famiglie, i cittadini».
«E questo – prosegue Gallicchio – è solo il primo passo: C’è un cantiere in atto che per il 2021 produrrà una riforma strutturale delle detrazioni fiscali e ridurrà le aliquote Irpef».
«Vogliamo far pagare meno tasse ai cittadini – conclude Gallicchio -, è questo il nostro obiettivo: realizzare un sistema fiscale più equo e giusto, un sistema meno oppressivo e oneroso, più orientato alla crescita. E restituire il potere d’acquisto alle famiglie e sostenere i consumi. Lavoriamo per questo. E presto gli italiani vedranno i risultati».