Approvato progetto di fattibilità tecnico economico Parco Integrato di Serra Rifusa. Di seguito l’intervento di Domenico Bennardi, già sindaco di Matera.
Il 26 novembre è stato approvato il progetto di fattibilità tecnico economico del Parco Integrato di Serra Rifusa. Un anno fa, nell’ottobre 2023, eravamo riusciti a sbloccare l’iter incagliato da ben 15 anni, proprio con l’avvio della procedura per la redazione del Progetto di fattibilità tecnico-economica approvato due giorni fa.
Così Serra Rifusa, uno dei più importanti quartieri periferici della città dei Sassi, potrà avere un parco per il wellness e lo sport con un campo di calcetto, isole fitness e un’area interamente riqualificata che può prevedere anche la famosa piscina olimpionica. Ricostruendo brevemente tutto l’iter su cui abbiamo lavorato.
La storia di questo parco è molto lunga e tribolata. Si tratta intanto di finanziamenti ex Pisu, con progetto preliminare risalente al 2006 e investimento previsto di 3,6 milioni, a valere sui Piani operativi regionali 2000-2006. Nel 2010 ci fu l’approvazione del progetto esecutivo ed a gennaio 2011 l’appalto dei lavori a un’Associazione temporanea di imprese. Quattro anni dopo, nel febbraio 2015 la risoluzione del contratto con l’Ati per «grave inadempimento». Nel luglio 2022 arriva la notifica formale del ritardo nell’attuazione dell’intervento da parte dell’ufficio Programmazione e attuazione delle politiche di coesione, quindi l’avvio delle interlocuzioni per salvare questo importante intervento di riqualificazione urbana.
Come sindaco di Matera, il 13 marzo 2023 avevo scritto all’Autorità di Gestione della Regione Basilicata, ente responsabile delle risorse liberate del Piano operativo regionale 2000/2006, la richiesta di proroga del termine, fissato al 31 dicembre 2023, per la conclusione del progetto, invocando il caso della “forza maggiore”, previsto al punto 9 delle disposizioni del documento, ritenendo che la mancata conclusione dell’intervento fosse dovuta a fatti “eccezionali e non prevedibili”. Il riferimento era alla risoluzione del contratto con la ditta appaltatrice per grave inadempienza, oltre alla scoperta di rifiuti abbandonati nell’area di cantiere. Riuscimmo a ottenere dalla Regione Basilicata la proroga con l’accoglimento dell’Agenzia per la coesione territoriale. Salvando così oltre 2,4 milioni di euro per una riqualificazione garantita a Serra Rifusa; l’alternativa era la perdita inevitabile dei fondi.
L’intervento che avevamo previsto riguardava il completamento e la sistemazione dell’area, con la realizzazione dei nuovi accessi all’area, la sistemazione della viabilità interna e dei parcheggi, la realizzazione del nuovo campetto di calcetto in erba sintetica, completo di recinzione ed illuminazione; la realizzazione dei nuovi spogliatoi, progettati anche a servizio del campo di calcio; la realizzazione di campi da padel, isole fitness, campo da basket, riqualificazione parziale edificio a servizio di spogliatoi, reception e Punto ristoro.
Sono lieto che in continuità si sia andati avanti su questa annosa vicenda con l’approvazione del progetto, sbloccando questa grande incompiuta del parco di Serra Rifusa, che attende risoluzione da oltre 15 anni. Ma ora occorre non abbandonare la partita senza che siano finiti i calci di rigore, è necessario seguire l’iter fino in fondo e soprattutto è fondamentale che la Regione Basilicata confermi l’ultima proroga per poter avviare finalmente i lavori e programmare la possibile realizzazione della piscina olimpionica.