Francesca Rizzo, consigliera comunale del Movimento 5 Stelle di Grassano, replica a Sergio Pascale, segretario cittadino di Fratelli d’Italia sull’approvazione del Dup da parte dell’Amministrazione Comunale di Grassano. Di seguito la nota integrale.
In merito alle dichiarazioni rilasciate dal coordinatore di Fratelli D’Italia, Sergio Pascale, relative al consiglio comunale del 19 Ottobre 2020 vorrei precisare il mio punto di vista:
essendo io rappresentante dei cittadini che mi hanno votato ed in rispetto del regolamento comunale la mia presenza al suddetto consiglio è stata assolutamente doverosa.
Vorrei ricordare al coordinatore di Fratelli D’Italia, Sergio Pascale e al collega Bochicchio Nicola, eletto con la lista civica Patto per Grassano, ma che attualmente rappresenta il partito della Lega di Salvini, che il compito di un consigliere comunale è farsi portatore delle istanze dei cittadini e tutelare i loro interessi, i quali esulano dalle beghe di una continua campagna elettorale che i sopracitati si ostinano a portare avanti ad oltranza.
Scendendo nel particolare, ci terrei a sottolineare che la scelta di abbandonare un consiglio comunale è una scelta personale, che io non ho ritenuto necessaria. L’obiettivo del consigliere Bochicchio era quello di far decadere la seduta per mancanza del numero legale, ma questa azione avrebbe avuto come unico risultato il rinvio del consiglio ad una data successiva con ulteriore aggravio economico, a discapito dei cittadini, e avrebbe prodotto in ogni caso l’approvazione del DUP (alla cui votazione io mi sono astenuta). Dunque, a mio parere, il tutto non era altro che un pretesto per accreditarsi la fama di “buon oppositore” in consiglio comunale.
A questo punto vorrei chiedere a Sergio Pascale e Nicola Bochicchio, in merito all’affermazione di complicità del Movimento 5 Stelle con il PD, se non aver sabotato il consiglio comunale significa essere complici della maggioranza. A mio parere l’opposizione si fa sui banchi e parlando del merito e nel merito (in questo caso quindi parliamo del DUP) e non alzandosi dai banchi.
Per concludere, in riferimento ai fatti accaduti nel lontano 2012 sollevati da Sergio Pascale, volevo precisare che potrei procedere con una denuncia per calunnia, ma preferisco semplicemente sottolineare che il mio nome non è mai stato presente in nessuna lista se non quella del Movimento 5 Stelle.